È l’ora del laboratorio di scienze e tu, dalla penultima fila in cui sei seduto, scorgi in lontananza un modellino anatomico sulla cattedra del maestro: è arrivato il momento di studiare il corpo umano. Da bravo ragazzino nato negli anni ’90, però, hai visto tutti gli episodi di Siamo fatti così su Italia 1 quindi ti senti abbastanza pronto nel caso in cui il maestro dovesse farti qualche domanda. Testa, collo, tronco, mani, piedi e ancora tessuti, apparati, organi: le parti che compongono il corpo umano sono innumerevoli e differenti l’una dall’altra, ma quando unite riescono a stare insieme alla perfezione. Allo stesso modo ANATOMIA CRISTALLO, album di debutto degli ISIDE, è composto da 14 parti distinte e separate, 14 brani che, però, riescono a trovare un equilibrio anche insieme.
Come le facce di un cristallo, infatti, gli ISIDE mostrano di avere tante sfaccettature: le canzoni all’interno del disco spaziano tra differenti generi e stili, non seguendo mai una struttura ben definita. Le basi un po’ trap un po’ elettroniche di CRISI v8 e PAZZIA v1 si intrecciano ad arrangiamenti lo-fi; i ritornelli ultra-canticchiabili di MARGHERITA v11 e PASTIGLIA v7 volgono lo sguardo più verso un pop radiofonico; altre volte, infine, i toni vengono smorzati e le atmosfere dilatate come in infarto v666, asimmetrico v10, incantesimi v96 (gli unici scritti appositamente in minuscolo), tre brani intimi, spogliati di tutto e costruiti esclusivamente su chitarra e voce.
In ANATOMIA CRISTALLO, poi, le influenze sono molteplici, ma vengono rielaborate in qualcosa di totalmente differente e difficile da incasellare: c’è l’attitudine dei Sxrrxwland (BREAKOUT v10), ci sono le ritmiche di Generic Animal e pure un tocco di Venerus, per rimanere nei nostri confini; se vogliamo attraversare l’oceano, invece, il primo nome che viene in mente sono i BROCKHAMPTON, sia per ventaglio di sonorità e generi sperimentati sia per l’immagine a metà strada tra collettivo e boy band. Influenze a parte, sembra che il gruppo non abbia voluto cercare a tutti i costi la formula perfetta per arrivare facilmente al pubblico, ma si sia divertito ad esplorare suoni e a giocare con le strumentazioni fino al raggiungimento del risultato voluto. E quelle “v” – di “versione” – di fianco ai titoli sono lì a sottolinearlo, ad indicare anche la capacità degli ISIDE di dedicare il tempo necessario a ogni brano scrivendolo, cestinandolo e riscrivendolo più e più volte.
Giunti alla prova del primo LP, gli ISIDE convincono con un disco immediato ma tutt’altro che scontato. ANATOMIA CRISTALLO si mostra con un’anatomia indefinita, un album in grado di spaziare bene tra differenti generi: un po’ trap, un po’ elettronica, un po’ it-pop. Insomma un po’ tutto, ma fatto bene.
Tracce consigliate: CRISI v8, PAZZIA v1