Ci sono alcune cose che pare vengano fatte apposta per ricordarci che nasciamo piangendo. Perché sono di una tristezza infinita, però comunque fanno felici molte persone. Cose tipo i Måneskin, la reunion dei Ricchi e Poveri a Sanremo 2020 o X2, il primo album di Sick Luke. Che cos’hanno in comune? Cerchiamo di spiegarlo.

Febbraio 2020. Amadeus annuncia enfio di eccitazione che i Ricchi e poveri si sono riuniti dopo eoni. Il parterre Madame Tussauds sotto al palco di Sanremo si scrosta dalle sedie, tutti battono le mani a fuori-tempo di Sarà perché ti amo. Insomma, in mezzo a questo cigolio di arti superiori e inferiori, tutti sono molto contenti. Ma non so, è possibile che stia davvero accadendo una roba del genere?, mi chiedo. A cantare, tocca a Franco, Franco dei Ricchi e Poveri. Ecco, inquadrano questo signore che si esibisce in playback, e mi scende una tristezza infinita, amplificata paradossalmente dal contrasto festoso del momento.

Franco dei Ricchi e poveri a Sanremo 2020

Il fan service è bello, per carità, ma gioca d’azzardo col tempo: se si sbaglia una mossa, il risultato è impietoso. Sick Luke esordisce con un album che possiamo definire un servizio ai fan. I fan della trap italiana. E il risultato non è distante a quello di cui abbiamo parlato finora: X2 è un disco che non porta niente di buono, che ti fa mettere le mani in faccia a mo’ di dissenso in alcuni tratti, ma è comunque un’oasi per chi da sette anni trappa dalla mattina alla sera (e ha quindi squagliato tutto l’oro di nonna, che ancora non lo sa).

Sick Luke non è infatti un semplice producer; è stato uno dei guru della rivoluzione trap italiana. Il fatto che uscisse col suo primo album “solista” nel 2022, forse poteva far pensare che il suo talento dietro agli strumenti digitali si sviluppasse verso nuove direzioni, ma no, questo lato non è prevalso. X2 suona come la chiusura di un cerchio però già chiuso, ed ecco che ciò che alla fine lascia è il sapore di un salto nel 2015-2017, in cui a intermittenza si accende qualche impulso dal presente.

Sono decisamente demodé e stridenti alle orecchie contemporanee tracce come DREAM TEAM, HENTAI, CLOCHARD, FACCIO COSE e PEZZI DA 20, tutti pezzi che possono stare tranquillamente in The Dark Album della Dark Polo Gang (un disco del 2016, per intenderci) nonostante ci siano dentro anche rapper distanti da quell’ondata come Jake la furia, Fabri Fibra e Emis Killa. Ci sono poi quei pezzi privi di spessore, ma che comunque vanno leggermente oltre al 2016, a quel dopo-trap contaminato pesantemente dalla variabile radiofonica (una roba à la FAMOSO di Sfera Ebbasta, ad esempio): parliamo di pezzi come NOTTE SCURA in cui c’è Gazzelle (ahia!) con Tedua, ma soprattutto SOLITE PARE e FALENA. Nella prima si rimettono insieme Sfera e tha Supreme, e basta solo questo per capire quanto questa canzone circolerà, mentre FALENA, un mix posticcio di Franco126, Coez e Ketama126, ha insita a quanto pare la formula magica per piacere a TikTok, perché lì sta spopolando.

Resta sparso qualche pezzo che suona abbastanza originale, frutto di accostamenti vincenti e/o strambi, come LA STREGA DEL FRUTTETO con chiello e Madame, o SOGNI MATTI ft. Drast e Leon Faun, o ancor di più FUNERAL PARTY (Cosmo e Pop X): brani che una marcia diversa, grazie agli interpreti e a qualche suono diverso in produzione, ce l’hanno.

Una marcia diversa dalla retro o dal folle con cui tutto X2 gira.

Tracce consigliate: LA STREGA DEL FRUTTETO