NAS è proprio lui, il NAS dello storytelling cristallino e di Illmatic, una delle pietre miliari della storia della musica. E Nasir è il quarto disco in quattro settimane prodotto da Kanye West, il Kanye che confeziona dei beat per cui gridare al miracolo non è mai esagerato.
Sulla carta, quindi, abbiamo yin e yang, la fusione idilliaca, l’album perfetto.

E invece no.

Nasir, già dal titolo (vero nome del rapper), si prospetta come un lavoro ego-centrico, e questo non è un male. Sì, perché NAS ci ha sempre abituati a una narrazione in prima persona che allarga il confine dal personale all’universale, arricchendosi costantemente attraverso l’incontro di ragionamento, poetica e verismo urbano. Dal punto di vista musicale, l’album c’entra il segno: le produzioni di Kanye sono il freschissimo connubio tra old-school e easy-listening, con ben impresso il marchio sonoro made by Ye, e non mancano nemmeno i momenti di gaso né tanto meno gli ospiti (Diddy, The Dream, lo stesso Kanye).
I testi, però, per essere stati scritti da un peso massimo, risultano scarichi, mancano di inventiva, sembrano delle frasi sputate col pilota automatico e non toccano nessuna corda nel profondo; ma c’è di peggio: ciò che manca davvero è la sincerità. Sì, perché è facile dire “Every verse that I write bursts light/Brings awareness to my personal life”, e poi evitare del tutto le accuse di violenza domestica mosse qualche mese fa dall’ex moglie Kelis. Zero scuse, zero spiegazioni né empatia o rimorso, nemmeno un accenno all’argomento. Vi ricordate le difficoltà matrimoniali di Beyoncé e Jay Z che hanno portato a lavori come Lemonade e 4:44? O le intime confessioni di West in ye? Ecco, qui siamo all’opposto.

Partendo dal presupposto che il rap di NAS sia sempre stato generato come una confessione che legasse artista e ascoltatore, qui è come se venissero a mancare le fondamenta, la fiducia, e tutto suona compromesso. Come posso prendere sul serio i messaggi di amore, fratellanza, autocoscienza e ribellione, se chi li predica non ha nemmeno il coraggio di affrontare i propri sbagli?
Nasir è un compitino salvato dalle produzioni, una delusione considerando la penna da cui è nato.

Traccia consigliata: Not For Radio