Bisogna essere sinceri, e quindi bisogna dire che mai come prima, ascoltando inizialmente Friends That Break Your Heart (da qui in poi FTBYH), un piccolo “ma” stava prendendo il largo; una piccola obiezione nata da una grande aspettativa. Che ci aspettavano? Ovvio: un James Blake diverso, che per la prima volta, al quinto album, si distanziasse dai precedenti lavori e che, ripartendo dall’ultimo EP Before, desse maggior risalto alla sua vena di producer e dj, lato che da sempre, parallelamente agli album in studio, ha arricchito il suo lavoro – e i suoi live.
Aspettativa nata non per caso; insomma, c’erano stati, nel corso del 2020, un po’ di indizi per farci pensare a questa svolta: come detto, c’è stato Before, e poi anche i capelli ossigenati, la barbetta sbarazzina, e soprattutto una energia e una vicinanza che dalle parti di Blake mai avevamo avvertito: le sue esibizioni da casa, live su Instagram, sono state la sola cosa bella da ricordare della pandemia (insieme certo al lievito madre). Aggiungiamoci poi una ricorrenza importante: il 2021 segna i 10 anni dall’uscita del suo esordio, l’omonimo album James Blake. Insomma, parliamo di una buona dose di comportamenti e circostanze che potevano far pensare a una ventata di novità.
Ma quest’arietta non tira in FTBYH: è un album, infatti, simile a Assume Form e, ancora di più, simile a The Colour In Anything e Overgrown. Siamo quindi ancora lì, nella golden age di James Blake, nella sua età classica; siamo immersi, ancora, in quelle ballate raffinate, cantate da una voce senza tempo e accompagnate da produzioni digitali ricche e complesse. Abbiamo ulteriori 44 minuti del solito James Blake, e sapete che c’è? Va bene così, perché abbiamo sì il solito James Blake, ma al suo meglio.
Va bene così perché in questo album ci sono canzoni eccezionali, semplicemente. Soprattutto verso la seconda parte, in cui, uno dopo l’altro, si avvicendano dei pezzi in cui la tensione tra la scrittura del brano e l’esecuzione di esso raggiunge il massimo grado. Lost Angel Nights, Friends That Break Your Heart e If I’m Insecure diventano di diritto tre tra i migliori pezzi in assoluto di James Blake, ma prima ancora di questa tripletta c’è invece quello che forse possiamo considerare la miglior canzone finora composta da James Blake, vale a dire Say What You Will. Uscita come singolo il 22 luglio, sprigiona tutto il suo valore all’interno di queste 12 tracce; una ritmica dolce anni ’60, ma coperta da un velo di malinconia, accompagna una riflessione in forma di poesia sull’essere sé stessi, che si conclude con un outro di cori celestiali che via via svaniscono tra la voce di Blake e nel silenzio. Ottima è anche Coming Back, con SZA, il punto di contatto maggiore tra FTBYH e Assume Form, in cui gli esperimenti maggiori erano arrivati proprio da queste collaborazioni insolite col mondo rap; su questa scia si trovano Foot Forward, co-prodotta da Metro Boomin, e Frozen, in cui compaiono le barre serrate dei rapper JID e Swavay.
Insomma, un nuovo album di James Blake significa un nuovo capitolo di una delle carriere più brillanti e significative degli ultimi dieci anni. Significa quindi un altro tassello, precisamente il quinto, di una discografia-simbolo dei nostri tempi, condotta da un artista che ancora una volta percorre la strada maestra, coniugando la poetica di una voce soul alle atmosfere immateriali dell’elettronica. Con Friends That Break Your Heart non si scende di un minimo livello, James Blake mantiene lì su, verso il massimo, il suo valore. La scrittura, le melodie, le produzioni: questo disco è un incanto, dall’inizio fino, soprattutto, alla fine. Un incanto che, ascolto dopo ascolto, ha spazzato via anche la prima riserva che, onestamente, è sorta dei confronti di James Blake. E l’ha spazzata, questa riserva, con una serie di canzoni incredibili.
Tracce consigliate: Say What You Will, Lost Angel Nights, Coming Back