Uno dei connotati narrativi che sta caratterizzando i mesi che stiamo vivendo è l’aggressività. Qualsiasi media, raccontando il 2020, ha usato i toni aggressivi di un allarme assordante: similitudini con la guerra, previsioni di un futuro sempre più nero, poco spazio alla luce in fondo al tunnel; tutto condito da un modo verbale che – per forza di cose – è diventato il più frequente: l’imperativo. Su quest’ultimo punto non possiamo farci niente: è stato necessario tarare il mondo sugli imperativi, nel 2020. Viceversa, l’aggressività no, non è stata una necessità: è stata una scelta.

Una scelta che hanno respinto e scartato Burial, Thom Yorke e Four Tet, i quali, nove anni dopo la loro prima collaborazione, sono tornati insieme con il doppio singolo Her Revolution/His Rope.

Contro la consuetudine

I tre artisti avevano già pubblicato musica insieme nel 2011; era sempre un singolo doppio, Ego/Mirror, ed era caratterizzato da un beat profondo e dance, rapido, da rave, attraverso il quale, annacquata, si muoveva la voce di Thom Yorke. Oggi invece, nella nuova pubblicazione, l’andatura cambia: Her Revolution si apre lenta come un’alba silenziosa, in un downtempo praticamente trip hop – prevedibile, visto che qui è stata campionata Teardrop dei Massive Attack.

Il brano è un sogno fatto di apparizioni eteree, raccontate dalla voce di Thom Yorke e, benché sia difficile da credere, sprigiona una luce chiarissima, estranea alle tinte oscure tipiche di ogni membro del trio. Burial, Yorke e Four Tet cambiano natura per affermarne un’altra più importante: andare contro la consuetudine. Il mondo sotto emergenza istiga all’aggressività? Bene, Her Revolution risponde con l’opposto, con una pacatezza paradisiaca.

Sulle macerie

Burial e Thom Yorke hanno sempre maneggiato macerie: da esse hanno addirittura spesso tratto ispirazione per la loro musica migliore. Untrue (2007), secondo album in studio di Burial, è una sinfonia di macerie della cultura inglese, dai rave alla politica; tra la discografia dei Radiohead invece prendiamo Kid A (2000): celebrando il suo ventennale, abbiamo ribadito quanto l’album abbia fondato un linguaggio in grado di codificarsi sulle macerie di un millennio giunto al termine.
Ora torniamo al presente: l’altra metà del nuovo singolo del trio, His Rope, sembra ancora una volta nutrirsi di questa particolare attitudine dei suoi autori.

Il brano, che riprende l’andatura lenta di Her Revolution, è tutto una metafora di tagli e distaccamenti. Ma, in questa tematica, riacquisisce rilevanza un simbolo specifico, che ricorre soprattutto in Thom Yorke: l’alba, col suo canto naturale. Il dawn chorus (come si intitola uno dei pezzi più belli di ANIMA, ultimo album solista di Yorke) è ciò che si attende all’inizio della canzone; è ciò che si attende mentre in mano resta solo un ricordo (“Here’s the tiny piece of you I saved“). A modo suo, anche His Rope è un pezzo che nasce dalle macerie, su di esse vuole erigersi, e, evocando il canto mattutino degli uccellini (“I awake to te birds singing“) e un bisogno di gentilezza (“Grant me some grace“), trova senso soprattutto se arriva al termine di un anno come quello corrente.

Non si sa molto sulla genesi di questo doppio singolo; è stata un’uscita (soprattutto nell’edizione fisica in vinile) molto misteriosa e poco annunciata. Non possiamo stare quindi qui ad affermare come Burial, Thom Yorke e Four Tet abbiano saputo dare la loro versione di questo momento storico, perché niente ci può confermare che il senso di Her Revolution/His Rope sia da ricercare sotto questa connessione con il presente.

Da ascoltatori, però, di questo trio eccezionale possiamo dire che due canzoni così, molto diverse da Ego/Mirror e lontane dagli immaginari oscuri tipici dei loro autori, uscite in questo determinato periodo, suonano come un rito, laico e liberatorio: mentre tutto intorno si narrano l’emergenza e la paura, Her Revolution e His Rope sono la cerimonia con cui Burial, Thom Yorke e Four Tet seppelliscono il 2020 e il suo obbligo di aggressività.

A darling revolution
It is always in love