youngblood hawkeEtichetta: Universal Republic Records
Anno: 2013

Simile a:
Passion Pit – Gossamer
Strange Talk – Cast Away
Atlas Genius – When It Was Now

Se vi piace la scena indie pop sul genere Passion Pit, Empire of the Sun ed emulatori vari, sicuramente l’ultimo anno qualche nome nuovo su cui puntare ve l’avrà regalato. Dai Ghost Beach a St. Lucia, al primo album di Strange Talk, ai Royal Concept, ai Bastille, fino ad arrivare a questi Youngblood Hawke, duo californiano il cui singolo di debutto We Come Running è riuscito a piazzarsi in svariate classifiche mondiali, a essere nominato singolo della settimana su iTunes e a finire nella colonna sonora di Fifa, riconoscimento che a quanto pare nel genere sta ormai al pari di vincere un paio di Grammy.

A qualche mese di distanza dall’exploit arriva ora l’album, prova non facile, superata da alcuni colleghi (Strange Talk, per l’appunto), e miseramente fallita da altri (Bastille, Atlas Genius). E purtroppo, il loro Wake Up finisce dritto nel secondo gruppo. Se infatti mi impegno a pensare a un target perfetto per quest’album, il primo gruppo che mi viene in mente sono i selezionatori di Radio McDonald’s, la stessa piattezza, inoffensività, orecchiabilità e plasticosa felicità disperatamente ricercata da chi deve scegliere canzoni da far entrare e uscire nelle orecchie di un ciccione ingollhamburger alla ricerca del suo secondo infarto. È tutto un susseguirsi di cori di bambini, come in We Come Running, Sleepless Street, Stars (Hold,On), o MGMT-wannabeate, come in Say Say, fino ad arrivare a punte che fanno rimpiangere invece i Simple Plan, che se non altro ogni tanto riescono a far uscire qualche canzone azzeccata, cosa che Glacier non è sicuramente. Volendo trovare una singola canzone che si salva in tutto l’album, si potrebbe puntare su Dannyboy, nonostante il coretto di insopportabili bambini e il suo correlato effetto Disney Club anche qui presente, ma ormai non c’è più niente da fare: l’effetto Radio McDonald’s mi ha ormai oscurato ogni capacità di giudizio, e ogni volta che la ascolto non riesco a non farmi apparire davanti agli occhi immagini di orribili uomini con il grasso strabordante e la testa ottusa da coretti puerili, mentre addentano un untuoso panino con i riccioli di salsa speciali che si arrotolano sulle loro dita a salsicciotto. Vomito.

Reccomended Track: Dannyboy