Cambio di direzione per il trio scozzese, rispetto alla buona prova datata 2012. L’idillio con la Fatcat continua e sembra portare bene, ma qualcosa cambia nelle sonorità di quella che è stata da più parti definita come una band perennemente infelice, ed a ben vedere questa definizione calza a pennello. Attingere dal bagaglio culturale di Paul Banks e soci è ormai usanza consolidata per i Twilight Sad, usanza che può configurarsi come un limite (cioè quello di riuscire a fatica a trovare una propria identità); tuttavia in questo Nobody Wants To Be Here & Nobody Wants To Leave troviamo anche un pizzico di orgoglio italiano con innegabili reminiscenze di quei bravi uaglioni dei Soviet Soviet. Se ci fossero dei dubbi sul fatto che il post-punk tiri ancora, i Twilight Sad sono in prima linea, pronti a spazzarli via.

Quarantatré minuti per dieci episodi ed altrettante variabili; il primo impatto che si ha, è che rispetto a No One Can Ever Know il suono sia più rotondo, meno crudo e freddo, se così si può dire. There’s A Girl In The Corner è una lenta e semplice opening track che ci traghetta pian piano verso quel mare di suoni acidi e ansiogeni che fanno da sfondo sia a lei sia alla seguente Last January. Finalmente in It Never Was The Same spunta l’aiuto del synth che, coadiuvato dal costante e sempiterno giro di batteria, riesce a creare il terreno fertile su cui la voce di James Graham può pian piano e timidamente esplodere nel chorus. Dopo una perla del genere si scende, per quanto riguarda la carica emotiva, con Drown So I Can Watch per approdare poi all’anima shoegaze del gruppo in In Nowheres: muro sonoro e riverbero alzato per un’altra cima di questo turbolento album. Nobody Wants To Be Here & Nobody Wants To Leave è caratterizzata da una drum-machine invadente che ripete lo stesso espediente di It Never Was The Same andando magistralmente a collaborare con un il synth per meglio far rendere il tipico accento scozzese di James. Conclude la triade Pills I Swallow, Leave The House Sometimes I Wish I Could Fall Asleep (titoli allegri insomma) in cui l’anima indie rock torna a fare capolino.

Nobody Wants To Be Here & Nobody Wants To Leave è un album che non ha trovato un parere concorde nella critica, sicuramente complice la sua eterogeneità, ma forse anche la non completa maturità raggiunta dal gruppo. Fatto sta che i Twilight Sad sono una band in crescita e se riusciranno ad ottimizzare le loro potenzialità, a bypassare alcuni limiti evidenti, a crearsi una vera e propria identità, beh potranno sicuramente andare ad occupare una posizione di altissimo rilievo in quel posto scuro che è il post-punk.

Tracce consigliate: It Never Was The SameNobody Wants To Be Here & Nobody Wants To Leave.