91E+bCihlkL._SL1500_Etichetta: Minor Records
Anno: 2014

Simile a:
MGMT – MGMT
Mac DeMarco – Salad Days
Crocodiles – Crimes Of Passion

Poverini i The Drums. Hanno un animo tormentato e litigarello. Ma finalmente, dopo aver passato un paio d’anni tra litigi, velleità soliste non realizzate e abbandoni, i due componenti rimanenti della band sono riusciti ad arrivare al traguardo del terzo album. Certo qualche strascico di tristezza e cupezza dev’essere rimasto, e in Encyclopedia si sente parecchio. Non che prima fossero un gruppo tutto sole-cuore-amore: certi loro testi hanno sempre trattato temi non proprio allegri, alcuni erano anche inquietanti, ma ora queste stesse sensazioni vengono evocate molto più esplicitamente anche dalla musica.

Già nell’apertura, Magic Mountain, primo singolo non propriamente di successo, troviamo distorsioni e “sporcature” difficilmente rintracciabili nei lavori precedenti. Passiamo poi a I Can’t Pretend e a I Hope Time Doesn’t Change Him: molto più orecchiabili, certo, ma manifesto dell’atmosfera malinconica che la fa da padrone per buona parte delle canzoni. Per trovare i The Drums classici, quelli con le chitarrine a tutto spiano, le influenze 80’s, i coretti e l’armamentario che li ha resi famosi, bisogna aspettare Kiss Me Again, ma è un caso quasi isolato insieme a Deep Of My Heart, poco più avanti in scaletta.
Ci sono poi momenti striduli e ansiogeni, come Let Me In e il suo synth ossessivo, c’è la ballata quasi anni ’50 (malriuscita, in tutta onestà) U.S. National Park, l’intermezzo Dario Argento di Bell Laboratories, e poi giù, per finire coi ritmi ancora più rallentati di Wild Geese, in cui sembra di ascoltare una sorta di MGMT ultima versione.

Il risultato finale? Niente male, per carità. Rimane però la sensazione di essere andato in spiaggia fare surf e aver trovato il mare piatto, la pioggia e il baretto chiuso. Non resta che farsi ammaliare dalla malinconia del mare d’inverno, se si è quel tipo di persona.

Traccia consigliata: I Can’t Pretend