Nel weekend da bollino rosso e delle temperature più alte mai registrate, puoi rinfrescarti con il nuovo album dei Jungle, Loving In Stereo.

Il titolo non lascia troppo spazio all’immaginazione e sintetizza perfettamente i contenuti e le sonorità dell’ultimo lavoro di Tom McFarland Joshua Lloyd-Watson espressamente costruito per ballare sotto il sole cocente e amare all’ora del tramonto. Il progetto è, infatti, carico di strumenti d’altri tempi e di bangers nu funk dal groove mostruoso. Sia nei momenti più lenti (Goodbye My Love), sia in quelli più vivaci (What D’You Know About Me o All Of The Time) si sta a metà tra la disco anni ’70 ed una specie di mid-tempo psichedelico che nella seconda metà ti proietta dentro un trip di Fear And Loathing a Las Vegas tra acidi, casinò e pipisitrelli immaginari.

Loving In Stereo rappresenta anche una progressione nello stile del duo, che dà tantissimo spazio alle parti vocali nei cori e nelle voci guida e, soprattutto, moltiplica gli aspetti di sampledelica rimandando allo stile di The Avalanches. In mezzo a brani da classifica ci sono infatti una serie di novità ed inedite deviazioni stilistiche (bellissimo il momento Love Boat di Can’t Stop The Stars) che evidenziano l’intenzione dei Jungle di non rimanere impantanati negli alti e bassi di un revival sempre uguale a se stesso che dopo un po’ non può che stufare. A volte il ritmo cala, ma giusto il tempo di una bevuta a bordo vasca, perchè l’entusiasmo rimane una costante di questi 45 minuti di good vibes e coreografie da presa bene.

Se cercavi un modo per sopravvivere alle code in autostrada e ai bambini che urlano in spiaggia, tira fuori Loving In Stereo, potresti trovare tutto molto più divertente di come è in realtà.

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