Vi spiego la situazione: c’è un tipo, Adrian “June” Cosio che sa fare una decina di robe sulla chitarra e pensa tra sè e sè: “alla fine anche Wavves mica sa fare a suonare, cioè l’avete visto le prime volte dal vivo? Dai. Faccio un disco anche io con la mia chitarrina, poi ho anche un synth, lo posso mettere qua e là (ovviamente non in contemporanea con la chitarra che poi mi incasino), ci creo un po’ di atmosfera e per giustificare che è una merda dico che è bedroom pop lo-fi con un po’ di riverbero. E poi scherziamo? Ho una vocina così carina ed eterea che non può non piacere, ovviamente con l’eco.”

Allora, se proprio volete ascoltare questo album, se proprio i pensieri di Adrian vi hanno incoraggiato a perdere del tempo in questo modo, partite dalla seconda traccia. Fatevi un favore. My Sweet Valentine è un lamento che, vi giuro, non cambia mai dall’inizio alla fine e oltretutto è la canzone più lunga dell’album. Ho cambiato idea, ascoltatela dai, può essere divertente. Vabbè, non che nelle tracce successive si senta un così grande salto di qualità, anzi, sono tutte molto uguali, ma la seconda, la title-track, può essere considerata, in un mondo parallelo dove gli unici album che è possibile ascoltare sono questo e quello dei Mystical Weapons, una bella canzoncina.
E insomma, poi ci sono ancora 8 pezzi eh. Qualcosa cambia? Eccome se cambia: In Youth proprio all’inizio si sente distintamente ciò che posso considerare un rumore strano; in Lucid Dreams sempre inizialmente c’è un sintetizzatore che fa bloubloubloubloublob; iAsk Me To Stay più o meno al minuto 1:10 pare esserci un’aspirapolvere; in Velvet Kiss ricompare il sintetizzatore più assetato di sangue che mai; in Dead End Lullaby la voce è più psichedelica del solito, forse Adrian stava un po’ male, speriamo si sia rimesso. E per finire, il capolavoro indiscusso Get Rid Of Me, perchè racchiude in sè tutto quello che June vuole dirci, e solamente qua capisci il vero valore dell’album, e lo rivaluti completamente. No dai, solo perchè è l’ultima.

Tracce consigliate: Lost Words And Memories