Da una che si copre la testa con un polpo e che di cognome fa Mela non si poteva immaginare nient’altro che questo.

Per inciso, il titolo esteso dell’album è The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do” che non ho la minima idea di cosa significhi, ma che m’affascina al punto da voler andare davanti a casa sua a dirle grazie di tutto.
“The Idler Wheel…” è il quarto album in studio di Fiona Apple, da inserire, a mio avviso, tra le possibili colonne sonore alternative de “Il favoloso mondo di Amélie”, o di qualsiasi altro film che possiede una trama che va di pari passo con ciò che generalmente si chiama favola.
Si presenta come un agglomerato di parole sospese, accostate l’una all’altra come fossero pezzi di un domino trovato sotto il letto appartenente a chissà chi, tutto posizionato a castello sopra un pianoforte danzante e ballerino, con tutt’intorno una sfilza di oggetti percossi a formare pattern ritmici di non dichiarato spessore.
“Every Single Night” è il primo pezzo, un discorso aperto a conti fatti, la linea vocale è probabilmente una delle cose più belle dell’intero album, persa in chiacchiera, sempre sospesa, che non poggia su nulla, leggera leggera, tanto simile al canto di un ubriaco a bordo strada.
Anzi, non credo sia sbagliato paragonare l’intero cd alle movenze abituali di un ubriaco fradicio, bello fuori, apparentemente allegro, ma che dentro nasconde il tedio gemebondo di una vita rovesciata nel nulla.
Quello che non ha senso Fiona ce lo butta in mano così.

8.7/10