Certi momenti del nuovo di Gold Panda sono così clubbosi che ascoltati in cuffia in solitudine davvero non riescono a far capire bene con cosa si abbia a che fare. Proiettati nella loro dimensione ideale (sparati da un impianto, mentre decine di fighe vi ballano in parte) diventano invece una delle cose più paradisiache dell’elettronica degli ultimi tempi. Perché l’approccio è si quello della balearic house (come già anticipato dall’EP Trust di qualche mese fa), ma l’atmosfera e il sentimento sono sempre quelli a cui Gold Panda ci ha abituato, arrivando così a toccare picchi di onirismo nuovi persino per lui. Questo è ciò che accade in gran parte della prima metà di Half Of Where You Live (An English House, Community e ovviamente la magnifica Brazil – i cui ossessivi “brazil”, se non sono già un meme hipster, poco ci manca) con le dovute eccezioni, ovvero nell’apertura acidissima di Junk City II (l’episodio più movimentato del disco, da consegnare in pasto ai dancefloor) e negli interludi My Father In Hong Kong 1961 e S950, che mantengono la facciata orientaleggiante tipica dell’artista, ma questa volta con un retrogusto decisamente ambient.
Il sentimento esotico si palesa ufficialmente nella seconda metà del disco, dove viene meno l’approccio da club e aumenta quello che, in fin dei conti, è il vero trait d’union del disco, ovvero il viaggio, vista anche la genesi del disco, assemblato appunto durante numerosi viaggi, come i titoli delle canzoni non mancano di ricordare. We Work Nights, Flinton ed Enoshima suonano in linea col Gold Panda di Lucky Shiner e Companion, in un crescendo di qualità musicale e di intensità che ha il suo apice nella splendida The Most Liveable City. Chiude Reprise che riprende quel sentimento balearico che c’era a inizio album, spogliato delle ritmiche e del tiro intrigante, chiudendo così il discorso di questo disco che risulta un perfetto mix di ballabilità e di dolcezza e dimostra l’abilità di Gold Panda di essere sempre attuale con un tocco personale e riconoscibile, confermandosi così ancora una volta come uno dei nomi più interessanti dell’elettronica degli ultimi anni, da seguire passo passo.
Tracce consigliate: Brazil, The Most Liveable City.