Provando ad immaginare la bizzarra e misteriosa produzione di Surf, il risultato dovrebbe essere qualcosa di simile. Di chi è Surf? Difficile stabilire un protagonista assoluto, l’unica costante è in effetti il trombettista Donnie Trumpet alias Nico Segal ed il gruppo The Social Experiment, a cui è accreditato l’album, ma è facile decifrare chi ha tessuto la trama del tutto: Chance the Rapper, esplosivo talento della Windy City, Chicago, già salito alla ribalta nel 2013 col prodigioso mixtape Acid Rap, già molto più di un assaggio del suo variopinto estro.

Se per Kendrick il jazz-rap (e intendiamo qui una vera e solida fusione dei generi, che va ben oltre il sample) di To Pimp A Butterfly rappresenta una svolta, per Chance questo rappresenta già una conferma. Ma non solo di Chance si tratta, l’album è popolato di una serie di piccole grandi collaborazioni, tra l’altro neanche accreditate nei titoli, che si confondono nel festoso vociare generale, rischiando volutamente persino di perdersi in questo. È una festa di tutti, ci sono 50 invitati a traccia a detta dell’anfitrione, e quanto di questo sia vero non ci è dato sapere, ma alcuni non sfuggono: Janelle Monaè, Busta Rhymes, Erykah Badu, J.Cole, Big Sean. Niente insomma. Gli altri? Reclutati direttamente nella Southside Chicago grazie a delle serate open mic che hanno attirato centinaia di aspiranti artisti.

Ne risulta un album vibrante, eclettico e celebrativo, che non osa mai prendersi sul serio nemmeno per un minuto, senza per questo apparire né superficiale né tantomeno banale. Le radici gospel e jazz si diramano in microcosmo di: funk, soul, world music, blues, dub, pop, Michael Jackson, il Re Leone. I canoni dell’ hip hop vengono così sovvertiti, la soggettiva diventa panoramica, gli occhi e le parole di uno sono gli occhi e le parole di tutti. In pieno spirito gospel le liriche sono volutamente candide e virtuose, celebrative della vita, della famiglia e dell’amicizia, senza mai abbandonarsi a sentimentalismi, sull’onda di quell’ “I Love Myself” strillato dal finestrino da Kendrick solo quest’inverno.
È la nuova avanguardia hip hop.

Tracce consigliate: Windows, Warm Enough, Wanna Be Cool