L’importanza di trovare un messaggio dalla certa schiettezza anche nel più semplice dei contesti è lo stile di questa nuova veste di cui Birthh, al tempo Alice Bisi, si copre ora, ad ormai qualche anno dal proprio debutto e dopo tante parole e sguardi dati al suo progetto.

Perché, anche se in uno stile totalmente diverso rispetto a prima, il pop genuino dietro le nuove sincerità espresse dall’artista funziona perfettamente nel contesto in cui troviamo oggi giorno.

Concretamente, dal punto di vista lirico, il viaggio che percorriamo è delle volte limitato dall’uso di scarpe troppo pesanti: soffermandoci troppo su come ci comportiamo, perdendoci in mille vaneggi, rimuginando sulla giustizia di un possibile cambiamento su come agiamo, domandandoci se è possibile smettere di pensare troppo e procedere finalmente spediti, anche a piedi nudi. In tale contesto si capisce molto bene come lavora l’artista e tutta l’intenzione che essa ha nell’esprimere tanti pensieri, raccolti in così poco tempo e brani, in un concentrato di sensazioni umane e relazioni, soffermandosi delle volte anche su tante ansie. Orbitando velocemente, queste sembrano venire semplificate e risolte inconsciamente, rendendo noi esterni più sereni se non meno problematici, nel proprio complesso, un appagamento idealmente positivo bene espresso nella sua semplicità.

Aiuta poi lo strumento, oltre all’espressione del messaggio, a rendere tutto ciò più tenue.

L’evoluzione del suono e le doti nel creare una produzione così docile quanto fresca propongono una soluzione sensata a questo ritorno in studio. La nuova scuola soul trova una propria dimensione nell’indie pop che sempre è stato dietro l’animo di questo progetto, battezzando una scrittura più libera, delle volte jazz (audio 1 e 2), altre più consona a creare affinità con melodie math o emo (Yello / Concrete), legata comunque ad interessanti chitarre lo-fi ma pur sempre sognando suoni pop d’oltremanica (Ultraviolet) come IAMDDB o, oltreoceano come (sua Maestà, ndr) Solange (Space Dog).

Riuscendo ad evolversi sotto ogni aspetto, Birthh questa volta cambia il punto di fuoco da sé a tutti noi, rendendo storie di vita personale dei luoghi comuni e cercando di trasformare quelle che nel dettaglio son difficoltà in intese pronte a rassicurarci, almeno per un buon momento.

Tracce consigliate: Draw, audio 2, Human Stuff