È difficile per una band fortemente accostata ad un certo genere uscire dai canoni prestabiliti in cui si ritrova: è successo recentemente ai Mumford & Sons con scarsi risultati, ad esempio. Invece i Band of Horses,  dopo aver strizzato vagamente l’occhio al pop radiofonico con Mirage Rock, sembrano essere tornati – senza troppa decisione – al misto di pop, southern rock e alt rock con cui li abbiamo scoperti.

Why Are You Ok è anche prodotto da Jason Lytle dei Grandaddy, e non è nemmeno prodotto male. Però già dal primo ascolto si palesa quella sensazione, quasi intangibile, che ti suggerisce che forse non c’è molto dietro quest’album: manca di ispirazione, manca di sostanza, manca di una ragion d’essere e per questo anche di un vero filo conduttore. Why Are You Ok non è un album brutto, ma sembra che Ben Bridwell e soci si siano voluti fermare al compitino per la seconda volta di fila. Il disco è costituito da brani perlopiù carucci ma facilmente dimenticabili nonostante i toni pop e canticchiabili (In a Drawer e Country Teen ne sono degli esempi), passando per il country pop da radio leggermente fastidioso (Solemn Oath e Casual Party) oltre che per il noiosetto andante (Whatever, Wherever e la prima parte di Dull Times/The Moon). L’album si riprende leggermente nella seconda parte, ritornando sul country pop ma in modo divertente e divertit0 (Throw My Mess), con due pezzi di vecchio stampo più ispirati (Lying Under Oak e la ballad in chiusura Even Still) e con un immancabile magone nostalgico grazie a Barrel House.

Ci ho messo un po’ a cercare di individuare cosa esattamente ci fosse di sbagliato in questo disco oltre che negli ultimi Band of Horses, e forse la lacuna non sta tanto nell’impantanarsi nello stesso genere che in sé ha poco di innovativo. Non sono pochi gli artisti che continuano a rimanere sulla strada del cantautorato o del folk – vedi The Tallest Man on Earth o anche Sufjan Stevens nei momenti più acustici; la differenza tra i Band of Horses e Sufjan Stevens è in quel che hanno da dire e come realizzano la loro necessità di dirlo, ed è abbastanza chiaro che in Why Are You Ok i Band of Horses non abbiano molto da dire. Ed è un peccato proprio perché sappiamo cosa sono (stati) capaci di fare.

Traccia consigliata: Barrel House