Ma se a un disco non servono nemmeno le parole per arrivare dritto proprio là dove deve arrivare, a cosa volete che servano le mie? Parlare di un album che non parla la nostra lingua è impresa ardua.

Dustin O’Halloran e Adam Wiltzie fanno musica ambient con l’altisonante moniker A Winged Victory For The Sullen, e ATOMOS è il loro secondo disco dopo l’album eponimo del 2011.
Ambient musica che fa addormentare, ambient musica da ascensore, ambient musica per aeroporti [cit.]. O forse no.

Dicevamo, ATOMOS non è un disco di quelli da prendere alla leggera. Certo puoi ascoltarlo mentre fai altre cose, che ne so, mentre studi, mentre ti rilassi. Esso si svela però in tutta la sua potenza con un ascolto attento, ancor di più se a occhi chiusi, al buio.
L’ambient si mischia alla new classical. I droni agli archi da camera. Tappeti tremolanti e riverberati che si intrecciano in un connubio idilliaco a viole, violoncelli e violini. Pianoforti, atmosfere d’altri tempi. Il passato musicale rivive oggi, ora, urgente presenza con forza cinematica palpabile.
ATOMOS nasce come colonna sonora dell’omonimo balletto firmato dal coreografo Wayne McGregor, ma è però così potente da poter essere la colonna sonora di ciascuno di noi, di ciascun personalissimo momento della nostra vita.

ATOMOS è profondo, esperienziale, caldo, accomodante. Elegia orchestrale poderosa, inno che eleva, urlo che deve essere esternato, interminabile momento liberatorio.
Atomos è un’opera d’arte. Il disco ambient dell’anno.

Tracce consigliate: Atomos VI, Atomos VIIAtomos VIII.