Negli ultimi anni Gino Paoli non è mai stato così tanto al centro dell’attenzione come in questi giorni. Indagato per evasione si è visto costretto a dimettersi da presidente della Siae e ad annullare due concerti per non correre il rischio di dover picchiare la gente.

Dopo Peppe Grillo in suo favore è intervenuto anche la buon anima di Red Ronnie, con teorie che riconducono ad una sola risposta riguardo a tutto questo polverone sul povero Gino:

In un’intervista alla Zanzara su Radio 24, Red ha avanzato accuse contro i poteri forti, non mandandole di certo a dire:

“Sono abituato a leggere e guardare film sui complotti, quando succede qualcosa mi chiedo sempre perché quella cosa viene fuori. Gino Paoli è una persona meravigliosa, un amico, che si stava battendo alla Siae contro le multinazionali che non pagano i diritti. Chi è senza peccati scagli la prima pietra, io non ho mai portato un euro all’estero e non giudico Paoli, che è una persona meravigliosa, ha sempre aiutato senza chiedere, è un artista clamoroso perché ha scritto canzoni bellissime. E’ successo qualcosa ma non glielo chiedo neanche.

Mi chiedo solo  a chi giovano le sue dimissioni dalla Siae? Si stava battendo contro le multinazionali, vogliono che lui smetta di rompere le palle…”

Il buon Red è un fiume in piena e arriva a parlare di Brunusconi, Pavarotti e l’11 Settembre:

“Ma scusate, guardate quello che è successo a Berlusconi. Sono fatti noti, dopo la caduta del Patto del Nazareno sono tornati i processi e Mediaset nel mirino…Io collaboravo con Pavarotti quando successe tutto il casino ma alla fine aveva ragione lui, avevano bisogno di un capro espiatorio importante. Ogni tanto hanno bisogno di una persona famosa da colpire per far vedere che fai qualcosa. E poi trovatemi un artista che non sia stato fregato da un commercialista sui soldi, io compreso. Sono persone vulnerabili. Molte volte arriva un faccendiere che ti promette un sacco di soldi…”.

Anche l’11 settembre è avvenuto ma gli aerei contro le Torri Gemelle non si sa che interesse hanno fatto. E’ impossibile che due aerei uno dopo l’altro sbattano contro le Torri, con i servizi di sicurezza che ci sono, è matematicamente impossibile, come non esiste l’aereo che è andato contro il Pentagono, perché non è stato filmato da nessuno”. 

Concludiamo l’ennesimo reportage su questa vicenda con la canzone che ci sembra più adatta: