Claire Boucher, l’artista di 28 anni che tutti siamo abituati a conoscere come Grimes e che negli ultimi mesi sta raggiungendo un pubblico sempre più vasto, si è raccontata in un’intervista a V Magazine, esponendo quelle che sono le sue idee per i suoi progetti futuri.

Al momento è passato quasi un anno dall’uscita di Art Angels, e in questi mesi Claire ha girato il mondo promuovendo quello che è stato uno dei suoi album più apprezzati, ma anche quello più differente rispetto ai precedenti, passando anche dalle nostre parti al Festival Moderno pochi mesi fa.

Quest’ultimo periodo ha visto la cantante pubblicare Modern Warfare, canzone contenuta nella colonna sonora del non riuscitissimo film Suicide Squad, e ben quattro videoclip tratti da altrettante sue tracce contenute in Art Angels diretti proprio da lei. Dei video molto semplici, che per molti rimandano al periodo iniziale del suo successo, in cui nella sua arte tutto faceva riferimento al DIY.

Riguardo al futuro, nell’intervista si legge che Grimes starebbe pensando ad atmosfere più tranquille per i suoi prossimi lavori:

I’m really vibing on making something really slow and gorgeous that just breathes, and has room to breathe. I feel like my work has always been fast paced, kinetic, and almost just manic and I feel like for me the hardest thing I can do is make something that’s slow and heavy. I’m so ADD in my work; I really want to push myself into something that would be slower and more reflective.

Per quanto, appunto, sembra che le suggestioni sul suo futuro artistico siano precise, Claire tende comunque a sedare eventuali congetture in merito, ammettendo che non ha in testa nulla che sia davvero a lungo termine, specialmente non sa se e quanto il progetto vedrà sempre lei come personaggio centrale ammettendo che spesso non si senta a suo agio come cantante:

Honestly, I don’t feel very confident in myself as a singer. As I get older, I’m probably going to try to be more involved in the behind-the-scenes work, and less involved in being the front person.

In questo senso Claire ci segnala quello che è sempre stato un pensiero più volte espresso durante la sua carriera, ovvero il fatto che al ruolo da cantante, che inizialmente le sembrava calzare, ora preferirebbe quello di compositrice o, comunque, di produttrice, piuttosto che il continuare a calcare le scene in prima persona. Alla fine il progetto di Grimes è sempre stato un regno di fantasie dove la creatività si mescola senza freni nelle varie sperimentazioni delle quali siamo piacevoli spettatori ormai da anni. Anni che l’han portata ad una sempre maggiore consapevolezza e dimestichezza coi vari mezzi, anche quelli musicali con i quali, sottolinea, non ha sempre avuto un rapporto semplice:

I’m not a trained musician; this is something that happened almost randomly. I’d rather be compared to my peers who are producers. I think that’s a world where I’m capable at achieving at a higher level.

La libertà che vuole cercare è forse la stessa che ha voluto cercare nei videoclip di cui parlavamo poche righe fa, e che qualcuno ha definito addirittura “Guerrilla Style”. Nell’intervista sottolinea, infatti, come l’esperienza dei videoclip sia stata non solo un bel momento di questo periodo della sua carriera, ma anche una bella prova e qualcosa che le vedremo fare più spesso:

There was no crew, no makeup, no styling—just the camera. It’s almost like a video remix, where two different artists are shooting different videos for different songs with the same set up, and then we’re each editing our own videos.

Cosa ci dobbiamo aspettare quindi da Grimes nel futuro? Terrà fede a ciò che ha dichiarato o sono semplici suggestioni sul momento?

Per ora è presto per fare delle reali ipotesi, quindi andiamo sul sicuro e riguardiamoci uno dei videoclip girati appunto dalla stessa Claire e pubblicati di recente: