Uno degli ultimi appuntamenti dell’anno vede arrivare in Italia i Peace, una delle best new band del Regno Unito.
Dopo aver assistito al loro super live al Great Escape Festival di Brighton, non potevamo assolutamente perderci l’occasione di scambiare qualche parola con i quattro ragazzi di Birmingham, arrivati a dicembre in una Milano innevata come mai.

DW: Allora, com’è cominciato tutto?

PEACE: Beh, Harry e Sam erano fratelli (e credo lo siano ancora), e ci siamo incontrati poichè abbiamo frequentato la stessa scuola superiore. Abbiamo cominciato a suonare assieme, così, per divertimento e piano piano la cosa si è fatta più seria.

DW: Perchè avete scelto il nome Peace?

PEACE: Mh, in realtà non ci abbiamo nemmeno pensato tanto; è un nome che va, funziona bene e lo abbiamo tenuto subito, senza nemmeno pensarci troppo.

DW: Voi siete di Birmingham, una città che ultimamente sta sfornando ottime band, una dopo l’altra: voi, i Jaws, gli Heavy Waves, etc.etc. Possiamo azzardare e dire che Birmingham è una piccola Manchester degli anni 2000?

PEACE: In realtà c’è una scena musicale davvero ottima, ci sono tantissime band e un sacco di bella gente. Ma credo sarebbe esagerato dire che si tratta della Manchester del 2000: non è una realtà così presuntuosa ed è comunque un contesto tanto differente da quello della Manchester di quell’epoca.

DW: Mi rivolgo ovviamente solo a Sam ed Harry. Com’è essere in una band col proprio fratello?

PEACE: In realtà è un fattore davvero positivo; ti facilita un sacco di cose e ti aiuta, rendendo tutto più immediato e naturale.

DW: Andiamo un po’ indietro nel tempo. Il vostro tour è partito giustamente dall’Inghilterra. Primo data, primo concerto, tutto alla grande. Uscite però dal locale e trovate una bruttissima sorpresa: finestrino del furgone distrutto e tutta la strumentazione rubata. Com’è successo?

PEACE: È stato veramente tremendo. Finito il concerto, siamo andati fuori, dirigendoci verso il van. Abbiamo subito visto il vetro rotto e l’interno completamente vuoto. Un incubo, credimi. La cosa però è servita a farci capire che ci sono tantissime persone che ci vogliono davvero bene; il tour doveva continuare, avevamo bisogno di tutti gli strumenti, 0 £ per ricomprare qualcosa ed è stato incredibile vedere quanti ci abbiano aiutato. In meno di 24 ore avevamo tutto ciò di cui necessitavamo.

DW:  Douglas, è vero che hai fatto la comparsa in Jurassic Park II?

PEACE: Ehm, scusa?

DW: È stato Harry a dircelo!

PEACE(risponde Harry) Ok, la verità è questa: lui fa sempre il misterioso, sia nelle interviste che con noi, quindi mi diverto ad inventare storie assurde sul suo conto. Così impara!

DW: L’idea del mash-up Creep/All I want for Christmas is you invece come vi è venuta?

PEACE: In realtà il mash-up è nato in maniera piuttosto casuale; stavamo suonando in studio un po’ a caso e ci siamo subito resi conto di quanto gli accordi iniziali fossero simili. Così abbiamo provato improvvisando e ci sembrava suonasse bene.

DW: A inizio anno NME ha scritto che siete i nuovi Maccabees. D’accordo?

PEACE: Fa sempre piacere sentire queste cose; tra l’altro ci piacciono tanto i Maccabees, è un grande complimento per noi.

DW: Nel video di Wraith fissate due ballerine seminude senza battere ciglio. Com’è andata davvero?

PEACE: Era una situazione assurda, sul serio tanto strana. Però ci siamo divertiti, è stata una bella giornata.

DW: Parliamo del vostro album. Ormai è quasi pronto, no?

PEACE: Sì, è praticamente finito. Uscirà a marzo e forse conterrà solo un pezzo del nostro Ep Delicious, sicuramente ci sarà dentro Wraith.

DW: Potete scegliere una band cui fare da support in tour. Chi prendete?

PEACE: Sicuramente Tame ImpalaSicuramente non i Mumford.

DW: Band da seguire nel 2013?

PEACE: Decisamente Temples e SuperFood!

DW: Bene, in bocca al lupo per stasera allora. C’è qualcosa che vorreste dire ai vostri tanti fan italiani?

PEACE: Oh, certo. We love you soooo much (ridono).