Sono trascorsi quasi sei mesi dalla pubblicazione del primo singolo di LIBERATO, e ad oggi l’identità del di colui/coloro che si cela/celano dietro al progetto è ancora sconosciuta. Spuntato dal nulla, il video diretto da Francesco Lettieri è diventato virale in men che non si dica e sia le visualizzazioni su YouTube e che gli ascolti su Spotify continuano inesorabilmente a crescere.

A distanza di tre mesi dal primo brano, adoperando la stessa strategia di marketing, è stata pubblicata TU T’E SCURDAT’ ‘E ME ed è stato annunciato il primo live, poi tenutosi al MI AMI Festival 2017. Come tutti ormai sapranno, al MI AMI, sul palco non si è presentato LIBERATO – o quantomeno il ghostsinger che ha prestato la voce al progetto – bensì Calcutta, IZI, Priestess e Dj Shablo.

Dai numerosi video dello show conclusivo del festival milanese, anche l’ascoltatore più distratto avrà notato che gli accenti di Calcutta e IZI (escludiamo a priori Priestess perché la voce che abbiamo ascoltato finora sembra essere di un uomo – sempre che non arrivino clamorose smentite) hanno poco a che fare con il napoletano verace dei due singoli. Forse, solo Dj Shablo potrebbe avere a che fare con il progetto in qualità di producer, ma, per ora, neanche questo ci è dato sapere.

Il giorno dopo l’esibizione, noi (e tanti altri, basta fare una semplice ricerca in rete) abbiamo subito chiarito la faccendaCalcutta, IZI e Priestess ci hanno messo la faccia, ma è quasi certo che non abbiano nulla a che fare con colui/coloro che ha/hanno ideato e dato vita al progetto.

Ieri però, nell’edizione delle 18.30, Studio Aperto ci ha detto di più mandando in onda un servizio (lo trovate qui) in cui, a distanza di due mesi dal primo ed unico live, sono state svelate le identità di coloro che, secondo i giornalisti del TG, si celano dietro al moniker LIBERATO, ovvero proprio i 4 di cui sopra (e bastava leggere la nostra intervista a Lettieri per averne la certezza).

Mistero svelato. Sto giro, a Studio Aperto, il Pulitzer non glielo toglie nessuno.