Nel caso negli ultimi sei anni vi siate persi uno dei progetti più eminenti del blues rock nudo e crudo io ve lo ripresento: Alison Mosshart dei The Kills, Dean Fertita dei Queens Of The Stone Age, Jack Lawrence dei Raconteurs, Jack White che vabbè, è onnipresente che ve lo presento a fare. Questi sono i Dead Weather e se negli ultimi sei anni li avete ignorati vi intimo ad andare a riascoltare quella perla di garage blues che è stata Sea Of Cowards del 2010, e allo stesso tempo a stare attenti perché è appena uscito Dodge and Burn e il quartetto non ha affatto esaurito le cartucce.

Insomma ogni tanto questi quattro personaggini si incontrano e suonano, si divertono, registrano, buttano fuori. Tant’è che i primi singoli estratti da quest’ultima fatica sono usciti più o meno due anni fa. Non so se è questa saltuarietà che tiene attiva e in tensione questa collaborazione, ma il risultato in termini di freschezza compositiva e immediatezza si sente da subito.

La prima traccia che si incontra in Dodge and Burn è I Feel Love (Every Million Miles) (Moroder c’entra molto poco) che parte a razzo con un tappeto ritmico di basso e batteria che pulsa durissimo. Si risentono gli White Stripes in Let Me Through, prima traccia scritta da White che si incontra, che poi canterà da solo nella successiva, circolare Three Dollar Hat. Un altro punto notevole del progetto Dead Weather in generale è il riuscire ad arginare la personalità di White, incanalarla verso la musica e basta, rendere di lui un comprimario fantastico mentre macina ritmi alle pelli e carbura la macchina Dead Weather. Verso la fine, quando ci si è abituati alle chitarre dure grazie a pezzi come Open Up, la voce di Mosshart si erge in primo piano (ne approfitto per dirlo: produzione ottima) nell’ottima ultima traccia, con anche un pianoforte e un quartetto d’archi ad accompagnarla, Impossible Winner.

Forse sono io che ascolto le cose sbagliate, ma è da tempo che non sentivo delle schitarrate (nel senso più esteso del termine) energiche la quale unica pretesa è quella estetica, quella di colpire l’ascoltatore, senza preconcetti teorici o scelte stilistiche, così genuine; i Dead Weather di Dodge and Burn si allacciano alla tradizione coriacea rock e blues e suonano veri, sinceri, una condizione che oggi è tosta da raggiungere. È un vero peccato piuttosto che il gruppo abbia deciso di non fare alcun tour di supporto al disco, perché ci son delle tracce che dal vivo farebbero tremare le pareti. Premesso ciò, come si può immaginare, non è esattamente il disco che porterà la musica di qualche anno in avanti, stiamo pur sempre parlando di blues rock; ma davvero per quei 42 minuti di ascolto non importa a nessuno.

Tracce consigliate: I Feel Love (Every Million Miles), Impossible Winner