Da Wikipedia:
“La nausea, parola derivante dal latino nãusea mal di mare, derivante a sua volta dal greco ναυσία, variante ionica di ναυτία, derivante da ναῦς nave[1], è una sensazione di malessere e fastidio allo stomaco che può precedere il vomito.”

Queste tre righe descrivono perfettamente le sensazioni generate in me da questo disco. Per la prima volta in vita mia, ho provato un senso tangibile di nausea dovuto a qualcosa di extra-alimentare. Ed è anche comprensibile, data l’insostenibile sovrabbondanza di zucchero e miele in questo Volume 3 – che in realtà non è neanche il loro terzo capitolo discografico ma il quarto, considerando il loro album di canzoni di Natale che ho volutamente evitato di ascoltare. Pazienza.

Volume 3 non è un disco brutto, anzi, è carino, e sono certo che per molti di voi risulterà gradevole: per esempio, sono sicuro che la mia ragazza, com’è giusto che sia, lo troverà adorabile. Ma è proprio questo il problema: è tutto fin troppo dolce e carino.

Sono molti gli elementi che mi portano a pensare che in realtà gli She & Him siano diventati una sorta di passatempo per Zooey Deschanel: la bambolina dagli occhi grandi, nei momenti di noia, si diverte a scrivere canzoncine tutte uguali per poi registrarle e raccoglierle insieme al fido M.Ward, sperando anche di vendere molto. Solo una cosa vorrei chiederti, Zooey: come fai ad essere così allegra nonostante tu sia fresca di divorzio? Non ti è mai passato per la testa di cambiare registro, almeno per un attimo, rispetto al solito vintage sixties pop pieno di baci e cuoricini? Questa formula non durerà in eterno, e come ha nauseato me potrebbe far stancare molti altri (per il resto ti trovo in forma come al solito).

Tornando a noi, se avete ascoltato e amato (od odiato) Volume 1 e 2, continuerete a farlo anche con il 3. Il livello di songwriting continua ad essere abbastanza buono e l’intensità dei pezzi più o meno costante su tutto il disco, con brani come I’ve Got Your Number, Son più vicini ai Beach Boys rispetto ad altri come Sunday Girl, più sul rockabilly, o all’insignificante piano-ballad London. Chitarrine jangle e coretti ovviamente si sprecano, mentre la voce della bella Zooey rimane costantemente ammiccante e suadente, fino a diventare totalmente piatta ed inespressiva.

Detto questo, pare chiaro che gli She & Him (a meno di clamorosi sconvolgimenti futuri) abbiano esaurito i colpi in canna, e che ormai possano fare presa solo su un pubblico che vive di New Girl e ha visto 500 volte (500) Giorni Insieme. Se non siete tra questi, l’iperglicemia è assicurata.

Tracce consigliate: I’ve Got Your Number, Son