Succede spesso di ascoltare un disco e di rimanerne colpiti di primo acchito ma di constatare, nei giorni successivi, la quasi totale assenza nella testa di melodie, sing-a-long, ritornelli. Questo è il caso, in parte e con riserva, di Microclimate, ultimo lavoro di Porcelain Raft.

Microclimate è la terza fatica di Mauro Remiddi, italiano ora trapiantato a New York. La musica di Porcelain Raft è sempre rimasta a cavallo tra il dream pop ed il chamber pop, arricchita talvolta di elementi brit e rnb. Questo lavoro non si discosta dai trascorsi discografici passati ma, in particolare, ha un grosso problema: una partenza lenta. Già l’introduttiva The Earth Before Us, ma anche l’ipnagogica Distant Shore e la nenia britpop di Big Sur, non riescono nell’intento di catturare l’attenzione; soprattutto quest’ultima rallenta così tanto i bpm da mettere a rischio la prosecuzione dell’ascolto; quando poi arriva la patinata Rolling Over la voglia di spegnere cresce pericolosamente. Come ci insegnano da piccoli, però, non bisogna mai arrendersi; prima di giudicare occorre portare a termine ogni cosa e questo Microclimate non fa eccezione, per fortuna. Kookaburra è infatti una secchiata d’acqua freschissima in una torrida giornata estiva e nuova linfa vitale per un ascolto che pareva sempre più smorzato: il pezzo è un mix tra i Flaming Lips di Soft Bulletin e i Mercury Rev fine anni ’90. La parte finale del lavoro, in generale, ha in serbo altri bellissimi momenti, come Bring Me To The River e soprattutto The Poets Were Right che tanto ricordano i Beach House, o ancora, la struttura pop con soluzioni post-rock dell’agrodolce The Greates View e il basso crepuscolare, le chitarre british del lento noise-pop di Accelerating Curve.

Microclimate è un disco meno compatto dei suoi predecessori principalmente per l’introduzione che risulta, purtroppo, lenta e stantia. Superato il giro di boa (dopo Kookaburra), però, l’album riacquista vigore con delle soluzioni di drum machine e synth molto più ispirate, regalandoci canzoni che riescono ad emergere dalla coltre di nebbia.

Traccia consigliata: Kookaburra