Dopo ben otto anni dalla loro prima pubblicazione e al quinto album all’attivo, (secondo sotto l’etichetta Exploding in Sound) ritornano, dopo tre anni da Dripping, i bostoniani Pile con un disco dal titolo You’re Better Than This. Escono a distanza di un paio di settimane dai compagni di scuderia Krill, con i quali condividono origini, sonorità e una sincera amicizia. Non hanno cambiato approccio alla musica, Dripping suonava schizofrenico, cattivo e docile, violento e calmo; ritroviamo tutto questo bipolarismo elevato all’ennesima potenza in entrambi gli estremi.

Math rock, post-hardcore e garage punk, questi gli elementi basici. Durante l’ascolto potremo trovare delle sghembe battaglie sferraglianti (The World Is Your Motel), delle pulite ballate lo-fi con finali esplosivi (Touched by Comfort) e la pura instabile follia (Waking Up in the Morning). L’album è arricchito da tre lucenti perle: la struggente Mr. Fish, con il suo incedere incerto che racchiude una crisi rabbiosa tra un intro e un outro tranquilli, la Youngiana Hot Breath, come se Rust Never Sleeps fosse stato prodotto da Steve Albini, e la più controversa tra tutte, #2 Hit Single, dei Fugazi che non si prendono assolutamente sul serio, un Mackaye che per due minuti e mezzo diventa Zappa, è la presentazione circense di un gruppo di pagliacci indemoniati; al posto dell’acqua, dalla margherita sul petto, viene spruzzato sangue fresco.

L’abilità strumentale è indubbia e l’approccio hardcore si contrappone ad una incredibile minuzia, quando le canzoni diventano pulite. La loro esperienza ha bisogno di diversi ascolti per essere assimilata, ma una volta fatto, appare lampante come i Pile superino alla distanza i compagni Krill, confezionando un lavoro che stuzzica l’ascolto anche ai palati più delicati.

Tracce consigliate: Mr. Fish, Hot Breath.