I fan dei Mogwai, forse ampliando anche ai semplici appassionati del genere, si dividono (per quello che si può notare) in due correnti: quelli che appena sentono un synth o una linea di cantato, in un brano della band di Glasgow, gridano allo scandalo e quelli che sono aperti alla sperimentazione e all’estensione di un sound ormai storico del genere.

Da quell’opera prima che fu Young Team, in questo inizio 2014 Stuart Braithwaite e la sua band rilasciano l’ottavo album, Rave Tapes. Riguardo alla dicotomia dei fan mogwaiani, l’esempio principe arrivò con la presentazione del primo singolo, Remurdered, che con la sua cavalcata orchestrata da synth aveva causato l’ictus a molti ascoltatori. Ma Stuart non ucciderebbe mai i suoi fedeli e per farli calmare offre loro uno zuccherino come Heard About You Last Night con la sua pioggia di note di piano.

Rave Tapes diventa un po’ il calendario dell’avvento secondo la band scozzese. Infatti andando avanti per gli amanti delle “chitarre dure e pure” altri due cioccolatini deliziano le nostre orecchie: Hexon Begon e Mastercard, con sonorità più vicine alle origini e anche alla riscoperta dell’hardcore del precendente Hardcore Will Never Die (But You Will). Per non rischiare l’overdose da zuccheri/calorie in mezzo piazzano la curiosa e interessante Replenish, in cui al posto di una banale linea vocale (dopotutto stiamo parlando dei Mogwai, mica cazzi) inseriscono una discussione riguardo al messaggio satanico contenuto in Stairway To Heaven.

Pur cercando di non sembrare il purista prima criticato, Deesh va a toccare territori più vicini ai 65daysofstatic, usciti nello scorso 2013 con Wild Light. Rave Tapes poi da buon calendario dell’avvento dà il suo meglio in chiusura, nei giorni di festa. Blues Hour, No Medicine For Regret e la conclusiva The Lord Is Out Of Control gasano come quando si vedeva perdere I Rangers nel derby con il Celtic, con annessa goduria finale del fallimento della società protestante. Tutto ciò perchè Blues Hour mette le basi per il volo, la chiusura di No Medicine For Regret ti far tirar su il carrello e The Lord Is Out Of Control ti fa planare tranquillo al motto di “vorrei essere aquila”.

Io c’ho provato a fare una critica negativa all’album, tanto per fare quello fuori dal coro, ma è uscito fuori questo, non proprio una visione negativa di Rave Tapes. Purtroppo i Mogwai anche quando fanno dischi (forse di passaggio a un nuovo suond) come questo, tirano fuori un ragno dal buco, ed è proprio un bel ragno.

Tracce consigliate: No Medicine For Regret, The Lord Is Out Of Control.