Ricordiamo, per i puristi, che a Leeds non ci sono palme, non c’è mare e non fa neppure caldo. I Menace Beach cercano di portare il sole come possono, consegnandoci il loro primo disco con una gran quantità di inediti, ma ripescando anche i pezzi migliori dai loro EP e singoli.

Un mappazzone direbbe Bruno Barbieri di Masterchef Italia; ma per i Menace Beach prende un connotato positivo, gustabile seppur eterogeneo. Prendete le più solari canzoni brit-pop (Elastica, The La’s, The Boo Radleys) e l’alternative rock americano (Nirvana, Pixies, Breeders) degli anni ’90, mescolate il tutto con soluzioni prese da band come Speedy Ortiz e Joanna Gruesome e, forse, riusciremo a comprendere il sound di questa band britannica e di quelle che come loro hanno unito tutte queste influenze: Splashh, Paws, Mazes, Gross Magic.
Erroneamente, oppure in maniera azzeccatissima, un mio conoscente mi fece riflettere riguardo questo genere: non poteva essere né brit né americano: le varie influenze erano pescate in maniera talmente casuale da creare delle specie di compilation a 360°, di tutto il mondo alternative anni ’90 anglofono. Con licenza poetica mi prendo la libertà di nominare tutti questi gruppi “random pop”, non avendo, nessuna di queste, dei punti di riferimento ben precisi ed identificabili.

Le canzoni di Ratworld, possono passare da atmosfere reiterate con voce femminile che imita Rachel Goswell degli Slowdive a, nella maggior parte dei pezzi con il cantato maschile, Lee Mavers dei The La’s che in un momento di follia sostituisce Black Francis dei Pixies.

L’ascoltatore potrebbe ritrovarsi disorientato da tutti questi nomi ed influenze, ma la grande quantità di “citazioni” sonore, più o meno volute, alza la soglia d’attenzione e l’asticella della qualità dopo pochissimi ascolti. Dopo frequenti replay, però, queste citazioni assumono la forma e la sostanza di montagne di granito che annullano la connotazione personale nelle melodie.
Come primo lavoro Ratworld  è comunque un fresco punto di partenza che fa smarcare i Menace Beach dalla miriade di band che popolano la scena alternative inglese.

Tracce consigliate: Tennis Court, Blue Eye