Essere indie era l’attitudine al porsi in maniera controversa verso il mondo gestito dalle grande etichette discografiche. Se ne dicevano di queste cavolate. Ciò di cui si è certi è che le stesse major a braccetto con le grosse testate giornalistiche usavano quell’appellativo per cullarsi le band prossime al successo: non si contano le copie che Franz Ferdinand e Arctic Monkeys hanno venduto nei primi anni del decennio scorso. E se i ventisette anni di Turner sembrano esser passati troppo in fretta, l’eterna giovinezza dei quaranta ha spinto Kapranos a fare la cosa giusta: Right Thoughts, Right Words, Right Actionappunto.

L’ambizione e i sogni lucidi di Tonight: Franz Ferdinand hanno spento i riflettori della pista per qualche anno, e con gli esperimenti dub alle spalle (non ne sentiremo la mancanza), la band ha capito di non aver più nulla da dimostrare musicalmente, limitandosi a dare un volto a ciò che stato il sound del gruppo, con l’allestimento dello studio di Kapranos in Scozia e quello del chitarrista McCarty a Londra, ingaggiando Goddard e Taylor degli Hot Chip e il Todd Terje in voga. L’obiettivo è rievocare la giovinezza e la caciara delle prime uscite, con dieci gemme chitarrose ormai marchio di fabbrica, non di altissimo profilo come ci si aspettava ma comunque proiettate all’esperienza live, che di suo fa già il prezzo del biglietto.

Sarà la faccia (ancora) pulita dei quattro, l’empatia nei confronti di un pubblico senza età, o le maglie a righe, insomma i Franz Ferdinand continueranno ad accontentare tutti. Un passo indietro verso gli esordi e una buona ondata di ottimismo come se il tempo non fosse mai passato con Right Action che pulsa come The Fallen e Bullet (insieme ad Evil Eye l’unica sotto i 3 minuti) riecheggia i periodi del casino di Well That Was Easy quando tutto era più facile.

Cosa è rimasto della concorrenza? Kaiser Chiefs, Maximo Park, Bloc Party, Ok Go e tutte le indie starz finite nel dimenticatoio, hanno lasciato ai pochi il compito di tenere testa ad un genere che ad oggi non riesce a coinvolgere la massa come un tempo.
E se Turner e soci continuano a cambiare le carte in tavola ad ogni uscita, ci sono gli scozzesi ancora lì a bere tanto vino rosso senza preoccuparsi degli anni che passano. Come dargli torto.

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