Il buon Dino Provenzal ne parlò in abbondanza del letto: “il letto è medicina” oppure “il letto è una rosa, se non si dorme si riposa“. In senso più ampio, la camera da letto, oltre al luogo dove ci si riposa, è il luogo dell’amore e della passione, lo spazio della riflessione e nel caso di Greta Kline (aka Frankie Cosmos) è il momento della creazione. L’ approccio Pollard-iano alla musica, cioè, una prolificità di lavori che non vede termine (come appunto Robert Pollard dei Guided By Voices), la paragona sia nella produzione che nei toni ad Alex G, Car Seat Headrest ed al suo ragazzo Aaron Maine (aka Porches) che in questo Next Thing l’ha aiutata sia nella fase di scrittura che in quella di produzione; come nell’EP del 2015, Fit Me In e differentemente dal precedente lp Zentropy ,del 2014.

Questo album è un ritorno al passato rispetto all’EP in cui la produzione di Maine si era fatta sentire con basi sintetizzate e chillwave, eliminando totalmente quella vena noise pop e riot grrrl; il cambiamento non aveva giovato alla Kline che ne aveva perso in personalità ed era stata ridotta a semplice vocalist di un progetto parallelo di Porches. Il disco ci fa subito capire che si è tornati alle sonorità di Zentropy: melodie a cavallo tra C-86 e twee pop (The Pastels, The Field Mice, Tender Trap, Another Sunny Day) e lo-fi (Beat Happening, Eric’s Trip, Yo La Tengo), con una maggiore attenzione alle melodie e alla struttura delle canzoni, le quali hanno subito una maggiore lunghezza in termini di minutaggio; passando dai 18 minuti del primo lavoro ai 28 dell’attuale.
Frankie Cosmos ci lascia un nuovo lavoro carico di genuina urgenza ma ragionato, probabilmente proprio ciò che ci attendavamo nel suo percorso di crescita; stiamo comunque parlando di un 22enne che ha sicuramente ancora molto da dire, così come le vicine colleghe Eskimeaux e Girlpool. Gli Stati Uniti continuano a dare grandi stimoli e soddisfazioni quando si deve parlare di scene underground: tra la ben nutrita scena post-hardcore/grunge dell’East Coast e questa bedroom pop lo-fi, dispersa per tutto il territorio, si può parlare di “rinascita” alternative, sempre con dita incrociate e culo stretto. Concludendo: “Hanno fatto il monumento a tanti e nessuno ha pensato a quello che ha inventato il letto“.

Tracce consigliate: Fool, O Dreaded C Town