Nonostante la sua mole, Xerrox, Vol. 3 è un lavoro che fa poco rumore; per il suo carattere monumentale appunto, ma perché anche, e soprattutto, estremamente intimo. “È, per il momento, l’album più personale”, rivela Carsten Nicolai. E cosa c’è di più inaccessibile di quanto è nascosto sotto la pelle di un uomo? Quanto una cosa che è propria di un altro può essere sentita propriamente come anche mia? Ecco, la grandezza di Xerrox in generale, inteso come trittico, ma in particolar modo di Xerror, Vol. 3 è proprio l’universalità del dato biografico, è proprio la complementarietà del diverso.

Che non stupisca il contrasto, poiché l’origine stessa di Xerrox quale progetto è contraddittoria. E questo perché nasce da ripetute campionature del materiale sorgente, che evidentemente alterano l’identità dello stesso, seppure la pretesa di Alva Noto, già Carsten Nicolai, sia quella di non modificarne i tratti, o comunque di riuscire a riconoscere l’organismo originario nonostante il genoma alterato. Per cui una sorta di transgenesi o, più idealmente, l’immortalità dell’idea prima.

Per tutta questa serie di cose, Xerrox, Vol. 3 non poteva che esprimersi alla stregua di un eco, non poteva che essere il massimo esempio della riverberazione. Il terzo volume della serie è assolutamente melodico, e certamente ambient per categorizzarlo, ma prima di tutto è uno spettro emotivo, e poi una cornice interpretativa, che dà senso. Ogni traccia richiama infatti l’introspezione, spinge ad indagare gli stati d’animo sollecitati dagli effetti o dalle distorsioni, ed è per questo che deve essere considerato nel suo insieme monolitico. Questa, come si diceva, la sua grandezza, il suo punto di forza, che è però insieme debolezza. Dunque, o ci si lascia rapire da Xerrox, Vol. 3, o da questo si fugge; o si guarda a questo come possibile costruttore di significato, o si disprezza il tentativo dello stesso di poterlo essere.

Che non stupisca il contrasto, poiché lo stesso Alva Noto ha definito il suo ultimo lavoro “una colonna sonora di un film che però non esiste nella realtà”. Tra le tante cose, come per dire: cercatela altrove la coerenza.

Tracce consigliate: Xerrox Radieuse, Xerrox Spiegel.