Raffaella Fico-3-3

Mentre l’anno volge al termine, spuntano ovunque – tra testate specializzate e social network –  puntuali le classifiche in cui sono stilati i migliori album e brani del 2014. Si leggono  i nomi più svariati: Future Islands, St. Vincent, FKA, Perfume GeniusTaylor Swift, Gianni Morandi. Ma l’impressione, nello scorrere tali liste, è che ci sia sempre un unico grande assente: Raffaella FicaFico.

Ma chi? Quella di Balotelli?. 

Sì, proprio lei. Le vostre facce attonite ci lasciano quanto mai perplessi perché ci chiediamo come possa esservi sfuggito quello che forse è il singolo più riuscito dell’anno. Parliamo OVVIAMENTE di quel gran pezzo passato alla storia e ai rotocalchi con il nome di RUSH: brano che ovviamente noi – a cui potete rimproverare tutto ma non che non sappiamo scovare i talenti, quelli veri! – avevamo posto alla vostra attenzione poco dopo la sua release, a giugno.

Toglietevi pure quei sorrisini scettici dalla faccia, perché la vera bomba è che probabilmente vi siete fatti scappare anche l’omonimo album, uscito quasi due mesi fa,il 21 ottobre, sotto l’etichetta Momy Records. Roba forte, che dovreste recuperare, se non per questioni estetiche almeno per quelle etiche (che ci sfuggono ma l’assonanza è sempre di grande effetto). Se poi tenete anche a compilare una classifica dei 50 migliori artwork allora conviene che consideriate quello di Raffa, opera di un certo livello firmata Angelo Parsani e Andrea Di Castri.

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Che ci crediate o no la promozione di RUSH è andata avanti, seguendo l’unico grande intento denunciato anche nel testo del primo singolo (Yeah, F-I-C-O, on the road to celebrity): la notorietà. Ecco quindi che mentre Lella trovava anche il tempo di partecipare al Tale e Quale Show di Carlo Conti, regalandoci alcune performance entusiasmanti (come questa o questa) con cui ha dimostrato di avere grande versatilità e tutte le carte in regola per diventare una pop star – beh, pure se non in regola, comunque tutte le carte le aveva – usciva anche il secondo brano estratto dal suo debut album, la provocante e provocatoria Déjà Vu, dal flow incalzante e dalla pronuncia coatta, seguito da un video che lo stereotipo non sa manco cosa sia e con un loop di 30 secondi (minuti 1.20 –  1.50) tra i più significativi della storia delle clip musicali. Insomma – inutile girarci attorno –  un capolavoro!.

(N.B. Per i più impavidi che riuscissero ad arrivare alla fine dei tre minuti e trenta è disponibile anche una versione interattiva. “COME ON GUYS!”)

Nonostante il pubblico non sembrasse rispondere positivamente al nuovo materiale (pochi i consensi su Youtube e su Spotify, molta al contrario la disapprovazione), la Fico non ha rinunciato  ad annunciare un proprio tour nelle maggiori arene italiane: Bergamo, Brescia, Verona, Rimini, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo, con prima super tappa al Teatro della Luna di Assago. Uno spettacolo pirotecnico – si diceva – con belle coreografie, fuochi d’artificio, la regina Elisabetta come special guest e la benedizione di Missy Elliot con cui avrebbe dovuto rappare sulle note di RUSH. Forse ricordiamo male…

Qualcosa però dev’essersi infranto sulla walk of fame di questa e giovane bellissima ragazza. Non ne siamo certi ma l’ipotesi più accreditata è che il costo dei biglietti – dai 20 ai 40 euro – abbia potuto scoraggiare molti dei fan che avrebbero voluto assistere allo show dell’anno. Noi non riteniamo comunque la cosa giustificabile, anzi vi leggiamo l’ennesima conferma di quanto la professionalità, la qualità e l’impegno scontino ancora l’ingiusta pena della quantificazione economica della cultura e del bello: poche decine di euro sono una cifra quantomai onesta per un evento di tale portata. Sta di fatto che a fronte dei 1700 posti, capienza del Teatro della Luna, i biglietti venduti sono stati meno di duecento, il cui incasso non avrebbe coperto nemmeno le spese del fitto della location.

 

Una brutta botta per Raffaella che si trova costretta a rimandare il suo debutto sul palcoscenico e a riconsegnare paillettes e tacchi 20 alla sartoria. Ma le consigliamo vivamente di non buttare i cartellini perché siamo certi che i riflettori si accenderanno presto su di lei.

Infatti torniamo a ballare sulle note di RUSH perché, cara Fico, una cosa ce l’hai dimostrata: l’hip pop italiano è vivo, grazie a te.