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Sono tempi duri per i Dj, lavoro che come è noto comporta molti rischi.

Solo poche settimane fa vi raccontavamo del malcapitato Tiësto che, nel tentativo di imitare Usain Bolt, ha mandato KO sé stesso.

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Ugualmente male è andata poi al collega Skrillex citato in giudizio per uno stage dive finito male, con seguente denuncia da parte di una fan rimasta ferita nel tuffo artistico del re della musica dimmer dubstep.

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[Le immagini potrebbero differire dalla realtà dei fatti]

La storia che vi raccontiamo oggi però ha un lieto fine, per la gioia di Jeff Martins, dj di Las Vegas e gran segaiolo.

Il fortunello ventiseienne ha infatti suonato un intero dj-set con in sottofondo i suoni armonici e vellutati del suo porno lasciato aperto in un’altra finestra del computer; come ha lui stesso rivendicato dopo la performance (musicale) è sua abitudine svuotare i tubi  prima di uno show, non trovando niente che lo rilassi come la masturbazione (hai mai provato con la droga?).

Il caso ha voluto poi che non si trattasse di un semplice video da 3 minuti in streaming, ma one of my go-to porns that I had actually downloaded on my computer (esattamente quello che ci aspettiamo di trovare nell’hard disk di un dj) e che scordatosi del particolare il porno sia andato avanti per oltre un’ora, esattamente durante la sua performance (musicale, meglio puntualizzare).

Il risultato quale sarà stato? Imbarazzo? Vergogna? Clamore? Assolutamente no: a quanto pare i suoni provenienti dal suo porno si mischiavano perfettamente con l’alta qualità del suo set; per citare le sue poetiche parole:

“from the opening clunky yet huskily toned dialogue of the female bonetagonist, to the pumping sound of the pornstars bodies slapping against each other, to the manly grunts and feminine squeals as both reached orgasm”

Che dire, forse Jeff è riuscito a creare un nuovo genere, che sia il porn-step o l’electric-porn o il dream-porn, complimenti vivissimi per il tuo contributo, avevamo proprio bisogno di un Lars von Trier versione musicista.