Nel lontano 2009, quando ci si avvicinava all’uscita del primo disco solista di Casablancas, l’eccitazione ed il fomento tra i fan erano ben più che palpabili. Phrazes For The Young piombò dal nulla dopo anni di silenzio da parte degli Strokes e del proprio frontman, anni passati ad attendere un secondo Is This It che non è mai più arrivato.
È stato proprio quel disco solista a risollevare un po’ il morale di chi stava ormai per gettare la spugna, quindi, e rimane tutt’ora un lavoro apprezzabile e ben fatto.
Poi sono arrivati Angles e Comedown Machine e le cose hanno cominciato a prendere una brutta piega: se anche il primo ha lasciato comunque un bel ricordo, il secondo ha distrutto completamente le aspettative, dividendo i fan di tutto il mondo e facendo perdere la fiducia e, in alcuni casi, la stima nei confronti di Casablancas più che degli altri membri.
Si è capito che Julian ha ormai preso una direzione completamente diversa da quelle sempre seguite in precedenza, ed ha infatti dato vita a questo nuovo frutto che risulta più che altro un’accozzaglia di generi e di idee confuse incise su disco.
È forse per questo che la notizia dell’arrivo di questo solo-album non è quindi stata accolta con quello stesso entusiasmo del 2009, sopratutto dopo aver ascoltato i primi due estratti (Human Sadness e Where No Eagles Fly).
A lavoro terminato, ora, Julian Casablancas e la sua band di supporto – tali The Voidz – hanno rilasciato via Cult Records lo streaming integrale dell’album, Tyranny. Quindi insomma, vi invitiamo a non farvi troppe aspettative e a mettere play per ascoltare il tutto. Poi chissà che per qualcuno di voi non si riveli l’album dell’anno.
Buona fortuna:
