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Qualche mese fa è stata indetta una nobile campagna di fundraising tramite la piattaforma Indiegogo, finalizzata all’acquisto della casa di Macclesfield, Inghilterra, in cui Ian Curtis si suicidò il 18 Maggio 1980, così da ristrutturarla e renderla un museo dedicato ai Joy Division.

Nonostante la devozione e l’impegno profusi dai fans, la cifra stimata non è stata raggiunta, scatenando profonda delusione e tristezza in chi tanto ci aveva sperato.

Ciononostante, a distanza di tempo, l’acquisto s’è fatto: il musicista ed imprenditore Hadar Goldman ha comprato, infatti, l’abitazione per la somma di 190.000 sterline (115.000 di prezzo di vendita + 75.000 fra tasse e spese varie).

Il benefattore non ha badato a spese, dichiarando che:

“The Joy Division legacy deserves to be taken into the 21st century, to raise awareness into one of the most seminal bands in the history of contemporary music.” 

Meno contento si è detto, invece, Bernard Sumner, altro membro della storica band:

“To me, it’s a place of sadness. It’s not a place I’d want to go.”

Nel bene e nel male, è un omaggio all’adorato Ian. Voi non ci andreste?