Si chiama Live Drive-In ed è uno dei vari progetti in discussione con i quali il mondo dello spettacolo intende ripartire in questo momento di emergenza, al quale hanno già aderito venti città italiane tra cui Milano, Bologna, Torino, Catania e Firenze.

La notizia segue le recenti dichiarazioni del presidente dell’Istituto Superiore di SanitàSilvio Brusaferro, che ha affermato durante la trasmissione Agorà che in Italia non ci saranno concerti fino a che non ci sarà il vaccino anti Covid-19.

E quindi come ripartire e, soprattutto, come bilanciare il diritto/dovere alla salute e gli interessi degli artisti, del management, delle organizzazioni e delle maestranze che al momento vivono in un limbo? Come creare quello che gli ideatori del progetto chiamano Covid Safety First?

L’idea del Live Drive-In viene da diverse società (Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold) e si basa sulla già famosissima esperienza degli anni ’50 del vecchio Drive In. In pratica, il concerto davanti allo schermo in macchina nel parcheggio, ma potrebbe anche esserci un vero e proprio palcoscenico.

In un nota affermano:

L’obiettivo è anche e soprattutto quello di sostenere tutta la filiera di cinema, teatro e musica live, ad oggi in ginocchio con più di 300 mila lavoratori stimati in disoccupazione e perdite per decine di milioni di euro ogni settimana. Il progetto vuole essere quindi anche un appello al governo, al ministero della Cultura e alle istituzioni nazionali per porre l’attenzione su un settore importante come quello dell’intrattenimento. Permettere a questo settore di ripartire significa infatti far tornare al lavoro molti professionisti che ad oggi vedono un blocco totale delle loro attività.

Nel frattempo, un’altra società che sta cercando a correre ai ripari è la recentissima DICE che ha lanciato DICE TV, per seguire i tuoi concerti direttamente dal divano.

Quale sarà il futuro dei concerti?