Waiting For è il secondo album del duo italiano A Copy For Collapse. Due anni dopo The Last Dreams on Earth, Daniele Raguso e Aria Myrskya tornano con un lavoro diverso dal primo. In Waiting For la chillwave viene lasciate un po’ da parte, abbracciando invece ritmi dance combinati con atmosfere dal sentore shoegaze. Pur sembrando una scelta azzardata, il tutto si sposa alla perfezione. Il dream pop, la drum machine decisa e i cori dalle particolari sonorità danno vita ad un lavoro diverso dal solito, con varie influenze e perfetto per una dancehall che si rispetti.

L’album si apre con Waiting For, brano davvero di un certo peso, molto grave ma che riesce comunque a limitarsi rimanendo dentro certi schemi. Segue poi Confusion, un pezzo molto ballabile, uno di quei pezzi che, se facessi il dj, sarebbe sempre presente nelle mie serate: movimentato, forte e deciso. In Dusk troviamo poi ritmi che si rifanno alla corrente elettronica dance di fine anni ottanta, con synth protagonisti che ricordano quasi i New OrderPiù tecniche vengono comunque utilizzate durante il componimento del disco, e la varietà d’ascolto ne giova sicuramente: campioni vocali modificati e fatti diventare strumenti veri e propri, delay, distorsioni (Another Chance).
Il forte cambiamento rispetto al primo album sottolinea come il duo sia maturato con il passare del tempo, come abbia cercato qualcosa di innovativo capace di cambiare le carte in tavola. Si apprezza dunque un’enorme crescita da parte dei due componenti. Lo sperimentare ha aperto la strada a nuovi orizzonti: se prima si prendeva spunto da artisti come Slow Magic, Giraffage e Washed Out, ora ci si trova invece a lavorare, e bene, su quello che si ha di proprio.

A Copy For Collapse è quindi un progetto con delle grandi possibilità, che ha appena spiccato il volo e che si spera possa ottenere la fama che si merita, nazionale e internazionale.
Waiting For è, in definitiva, un disco che rinfrescherà la nostra estate, e non solo.

Tracce consigliate: Confusion, Lost in Decay