Manuel Agnelli ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto critiche, per usare un eufemismo, nei confronti del Festival di Sanremo.

Il Festivàl, che quest’anno arriverà alla sua 67esima edizione, a partire dal 7 febbraio sarà uno degli argomenti di punta del panorama musicale e sociale italiano, anche se già in questi giorni si stanno scaldando i motori. E le dichiarazioni del leader degli Afterhours dalle colonne di Robinson su Repubblica alzano il tono, prendendo di mira quello che per Agnelli è un evento senza sostanza.

Riprendendo ciò che ha vissuto in prima persona durante la loro partecipazione nel 2009 ha dichiarato:

Eravamo lì a fare promozione a noi e a tutto un ambiente, il nostro, che si è autoghettizzato ma che continuava a sembrarci sottovalutato. Eravamo lì per usare il Festival, perché Sanremo è diventato solo un megafono promozionale, anzi direi il principale visto che è la cosa più potente a disposizione di tutti quelli che ne sanno approfittare. È un carrozzone privo di contenuti.

Il cantante ha poi parlato di quanto a Sanremo servirebbe la rivoluzione, forse per togliercelo di torno, forse per cambiarlo, di certo così come è non gli piace:

È la rappresentazione di un’Italia che non ci piace e di un modo di fare spettacolo che svilisce qualsiasi tentativo di commistione con il mondo culturale. Il niente. Sanremo, come l’Italia, non si cambia. Bisognerebbe fare una rivoluzione ma sarebbe destabilizzante per tutti. Cambiarlo sarebbe inaccettabile per i farisei della cultura che dal Festival continuano a essere rassicurati sulla loro intelligenza.

Riguardo la partecipazione degli Afterhours qualche anno fa, Agnelli ammette che la loro presenza servì loro per attirare i riflettori sul loro lavoro, senza nascondersi dietro dichiarazioni di circostanza:

Ci servì per i motivi per i quali serve a tutti: la fama, la credibilità fra gli addetti ai lavori e la conseguente disponibilità nei nostri confronti da parte di una serie di entità che non ci avrebbero mai preso in considerazione prima. Quando mi chiedono se lo rifarei non ho dubbi nel rispondere: certo cari, ma solo se conviene.

Di certo difficilmente rivedremo gli Afterhours a Sanremo, almeno stando al peso delle dichiarazioni di Agnelli.

Quello che sappiamo, però, è che Sanremo sta per cominciare e, se volete seguirlo ma volete farvi trovare pronti nel farlo, vi ricordiamo che abbiamo scritto una guida per quella che sarà l’edizione di quest anno.

Un’edizione, questa del 2017, che purtroppo non vedrà il ritorno del Maestro Beppe Vessicchio come direttore d’orchestra.