Nella notte di ieri si è tenuta la cerimonia degli Academy Awards, i 92esimi Oscar, che quest’anno più che mai hanno celebrato una qualità complessiva davvero altissima, con vincitori scontati, sorprese niente male e sconfitti di lusso.

Andiamo dritti al punto: Parasite è stato il vero protagonista della serata. Miglior Film (prima pellicola non in inglese a vincere il premio), Miglior Regia a Bong Joon-Ho, Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Film Internazionale. Premi meritatissimi, che finalmente portano alle luci della ribalta il talento di un regista che non ha mai girato un film meno che ottimo: grazie al successo di Parasite nei prossimi giorni arriverà in sala anche il suo secondo film, Memories Of Murder del 2003. Approfittatene.

E questo solo dopo la prima statuetta.

Le premiazioni per i migliori attori, protagonisti e non, hanno rispettato tutte le attese: Joaquin Phoenix ha stravinto nel ruolo di Arthur Fleck in Joker, Renée Zellweger ha portato a casa la statuetta per Judy, mentre Laura Dern e Brad Pitt hanno confermato i pronostici e hanno vinto per i loro ruoli “secondari” in Marriage Story e Once Upon A Time In Hollywood. Il film di Tarantino si è portato a casa anche la statuetta per la Miglior Scenografia (anche qui, combattutissima).

Non è commozione, è che si era stufato di vincere sempre lui.

Il più deluso dalle premiazioni sarà sicuramente Martin Scorsese. The Irishman era candidato a 10 statuette – di cui due nella stessa categoria, Miglior Attore Non Protagonista per Al Pacino e Joe Pesci – ma è tornato a casa a mani vuote. Di sicuro ha vinto meno del previsto 1917, il war movie di Sam Mendes, che ha portato a casa 3 premi tecnici: Miglior Fotografia, Miglior Sonoro e Migliori Effetti Speciali. A sorpresa, Ford v Ferrari si è invece aggiudicato due statuette: Miglior Montaggio e Miglior Montaggio Sonoro.

Scorsese come tutti noi dopo la vittoria di Bong Joon-ho.

L’islandese Hildur Guðnadóttir ha vinto il premio per la Migliore Colonna Sonora con Joker, mentre Elton John ha vinto il secondo Oscar della sua carriera per (I’m Gonna) Love Me Again, direttamente dalla colonna sonora del suo biopic Rocketman. La Migliore Sceneggiatura Non Originale ha invece visto trionfare lo splendido Jojo Rabbit di Taika Waititi, il Miglior Film D’Animazione (sorpresa sorpresa) è andato a Toy Story 4 e il Miglior Documentario è stato vinto da American Factory, prodotto da Barack e Michelle Obama e che trovate su Netflix.

Hildur Guðnadóttir: uno dei discorsi più belli di ieri sera.

Ultimi premi ma non meno importanti: Little Women (Piccole Donne) ha vinto il premio per i Migliori Costumi e Bombshell quello per il Miglior Trucco e Acconciatura. I cortometraggi che hanno vinto sono invece The Neighbors’ Window, Hair Love (animazione) e Learning To Skate In A Warzone (If You’re A Girl) (documentario).