Non succedeva dal 1991: il rapporto di della FIMI sul primo trimestre 2021 dice che i vinili vendono più dei cd.
 
Dai dati elaborati è venuto fuori che con gli LP i ricavi sono 4,7 milioni contro i 4,4 dei vecchi cd. Soltanto in Italia, che si posiziona ottava nella classifica degli spendaccioni in vinili, nell’ultimo biennio il giro d’affari è aumentato del 2,5%, ma se lo si confronta con il 2010 l’aumento è del 758%.
 
Il cd quindi scende (-6%), mentre il vinile è destinato a salire ancora, nonostante lo streaming musicale rimanga inarrivabile col suo 80% del fatturato.
 
I numeri confermano infatti che la distanza tra la musica liquida e quella fisica è ancora abissale, ma ci dicono anche che il fascino per il vinile rimane immutato anche per le nuove generazioni.