Secondo lo studio condotto da Help Musicians UK, ente di beneficenza istituito a favore dei musicisti del Regno Unito, i professionisti del settore della musica sono tre volte più soggetti a soffrire d’ansia e depressione rispetto ai “comuni mortali”.

Lo studio è stato chiamato “Can Music Make You Sick?” ed è stato condotto dall’Università di Westminster  che ha svolto un sondaggio su 2.211 persone, la maggior parte facenti parte del music business. Il 71% di coloro che hanno partecipato all’indagine ha ammesso di aver sofferto di ansia e attacchi di panico, mentre il 65% ha addirittura dichiarato di aver patito la depressione.

Confrontando i dati dello studio con quelli relativi a tutta la popolazione del Regno Unito, è sorprendete riscontrare come solo il 19% di quest’ultima soffre di depressione, ansia o entrambe. La conclusione della relazione è spaventosamente sorprendente:

Working in the music industry might indeed be making musicians sick.

Secondo gli intervistati, le cause principali dei disturbi sono:

 Poor working conditions, the difficulty of sustaining a living, anti-social working hours, exhaustion, and the inability to plan their time/future.

Altro fattore indicato dai partecipanti al sondaggio è stato:

 A lack of recognition for one’s work and the welding of music and identity into one’s own idea of selfhood.

Gli intervistati hanno anche riferito gli effetti che la carriera musicale ha sui loro corpi, segnalando soprattutto disturbi muscolo-scheletrici. Non è mancato chi ha fatto notare quanto sia difficile conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari/relazionali,  specialmente le donne che hanno rivelato di esser  soggette anche ad atteggiamenti sessisti e talvolta a molestie sessuali.

La prossima fase dello studio approfondirà i problemi sinora riscontrati cercando di porvi un rimedio. Inoltre, Help Musicians UK spera di lanciare entro il 2017  un servizio di salute mentale per gli operatori del settore musicale del Regno Unito.