Ciò che blocca molte persone nel mondo dal non ammazzarsi di alcolici è, molte volte, l’hangover.

Quella sensazione di spossatezza, che più che semplice sensazione è per molti un inferno in Terra, che coglie le persone il giorno dopo esser crollati sbronzi.

Immaginate, perciò, un mondo senza hangover. Immaginate un mondo dove l’ubriacatura non avrà come costante conseguenza quella di maledirvi appena vi svegliate o maledire i vostri amici che vi han portato fuori.

Oggi, grazie ai prodigi tecnici che caratterizzano questa epoca piena di sorprese, potrete finalmente farlo.

David Nutt, scienziato e professore ordinario al London Imperial College, dice di essere riuscito finalmente a trovare un rimedio definitivo alla tremenda esperienza post-sbronza grazie ad un tipo di alcool sintetico di sua invenzione chiamato “Alcosynth”. L’innovazione dietro a questa invenzione, ciò che la rende quindi utile alla causa, è l’eminazione dell’acetaldeide che causerebbe appunto nausea e mal di testa e, secondo lo IARC, se consumato nelle bevande alcoliche sembra possa anche essere cancerogeno.

Per più di dieci anni, David Nutt ha condotto le sue ricerche su oltre ottanta sostanze differenti arrivando quindi a ridurre il campione a cinque, e col suo team sta lavorando con la Britain’s Food Standard Agency per trovare la versione finale di Alcosynth che possa davvero evitare i danni causati dalle sbronze.

Nutt ha commentato:

Alconsynth sarà presente nello scotch e nel gin, i baristi metteranno l’Alcolsynth nei vostri cocktail e potrete quindi vivere il piacere di bere senza danneggiare il vostro fegato o il vostro cuore.

Una volta che verrà approvato dalla Food Standard Agency, il team di Nutt dovrà raccogliere circa dieci milioni di Euro per affrontare le valutazioni riguardo la sicurezza medica del composto. La loro speranza è di introdurre Alcosynth nel mercato britannico con l’obiettivo di arrivare a costruire 100 stabilimenti di produzione della sostanza per il 2020.

Nel caso andasse in porto proponiamo quanto meno di santificare David Nutt e i membri del suo team, o almeno di intitolare loro strade, città e pianeti.