Jamie Spears, padre di Britney Spears ha deciso di fare un passo indietro: ma Britney è davvero libera?

La cantante ha 39 anni, un net worth da 60 milioni e dal 2008 anni vive sotto tutela legale dal padre. Nel 2019 il mondo è venuto a conoscenza del movimento Free Britney a seguito di alcune accuse riguardanti un ricovero psichiatrico avvenuto anni fa. È stato un grido d’aiuto che la cantante ha silenziosamente lasciato trapelare tramite alcuni dei suoi video e che l’occhio attento dei suoi più cari fan è stato in grado di cogliere e diffondere a macchia d’olio.
Durante questi (quasi) tre anni abbiamo assistito a uno scontro da far venire la pelle d’oca, nel quale Britney ha via via iniziato a riacquisire credibilità nel panorama mediatico mondiale dopo anni di bonaria derisione per i suoi video goffi e imbarazzanti postati online, video che hanno trovato un loro perché solo dopo più di un decennio di quella che si può definire reclusione domiciliare.

Nelle varie udienze che si sono tenute, Britney ha condiviso senza filtri e senza paura le condizioni di prigioniera che è stata costretta a sopportare, suscitando grande tristezza e generando una rete di supporto senza precedenti da parte di fan e non. Tutti noi ci siamo inevitabilmente affezionati alla sua storia ed abbiamo empatizzato con l’assurdo intreccio familiare che si è creato senza che nessuno si accorgesse di niente per anni, e tutti noi siamo rimasti sulle spine in attesa di un esito finale.

Quell’esito è arrivato e purtroppo non è stato quello che ci aspettavamo. Nonostante la solidarietà ricevuta da tutto il mondo e dal panorama hollywoodiano, la corte di Los Angeles ha rifiutato la richiesta della cantante e del suo avvocato difensore, Mat Rosengart, di liberarsi dalla tutela legale del padre. Jamie Spears avrebbe quindi il diritto di continuare a gestire il patrimonio e la vita della figlia, come quando nel 2008 il giudice in carica decise che Britney, affetta da disturbi mentali, non fosse in grado di condurre autonomamente la propria vita e le proprie finanze. Rosengart, in tutto questo, ha dichiarato che la tutela del padre stava peggiorando le condizioni psicologiche della cantante, ma sembrerebbe che la corte di Los Angeles la pensasse diversamente.

Ad oggi, tuttavia, sembrerebbe che Jamie Spears abbia deciso di fare un passo indietro e “dare le dimissioni” dal suo ruolo di tutore legale e questa notizia cambia le carte in tavola. Il padre ha infatti acconsentito a mettersi da parte a patto che la procedura si svolga nella “maniera più corretta possibile”. L’avvocato di Jamie Spears nel frattempo, Vivian Thoreen, sostiene che non ci siano in effetti validi motivi per rimuovere il suo cliente dalla sua carica e che sia opinabile la scelta di sostituire il tutore legale per il bene della cantante. Ad ogni modo il padre riconosce che nonostante i numerosi attacchi pubblici subiti negli ultimi anni, continuare a rivendicare il suo ruolo di tutore non farebbe altrettanto del bene alla figlia e, per questo, è disposto a dimettersi dal suo ruolo.

È uno sviluppo dolce-amaro quello a cui stiamo assistendo, ma è comunque un passo avanti per la riappropriazione di una libertà ingiustamente strappata via ed infatti il calore di grandi personaggi dello spettacolo come Cher e l’amica di Britney, Paris Hilton, non ha tardato ad arrivare.

Questa storia così assurda sembrerebbe essere sulla giusta via per un lieto fine ed è giusto festeggiare queste piccole grandi conquiste, ma è ancora presto per cantare vittoria, staremo a vedere.