Aprile 2020: è diventata la norma vedere gli artisti esibirsi tra le mura di casa attraverso qualche canale social. Romy Madley-Croft degli xx si unisce alla schiera: annuncia di esibirsi su Instagram il 19 aprile; scrive che ha alcune news da comunicare, musica nuova da far ascoltare ed è disponibile, durante il live, a rispondere alle domande che le verranno poste. Si aprono così le porte del paradiso alla fanbase degli xx.

Il concertino homemade non tradisce le attese e Romy sgancia la bomba: annuncia che è arrivato il momento del suo primo album da solista. Inoltre, nella stessa occasione, la chitarra e la voce degli xx ci fa conoscere, suonandola, Weightless, una canzone nata da questa nuova esperienza e che probabilmente sarà un tassello del suo disco. Pochi giorni dopo, Weightless – ancora di fatto inedita – è comunque apparsa sulle frequenze di BBC Radio 1, nell’Essential Mix di Jamie xx.

Ma – sorpresa – il primo grande passo verso l’esordio in solo di Romy non ha Weightless protagonista: il primo singolo ufficiale è infatti Lifetime, uscito lo scorso 29 settembre.

Un video, una grafica e soprattutto un upbeat ben definiti. Non è certo tanto, non abbiamo né una data né un titolo del progetto, ma l’arrivo del singolo apripista è comunque una buona suggestione per cominciare a chiederci: cosa ci possiamo aspettare dal primo album solista di Romy?

Il rapporto con gli xx…

La prima spia che si accende non può che essere un confronto con gli xx e le curiosità che possono derivarne. Per esempio: tutto l’album sarà cadenzato da un beat esplosivo come quello di Lifetime oppure ci sarà spazio anche per il minimalismo dei primi xx? Il percorso della band inglese in questo senso è stato un crescendo: in poco meno di dieci anni, si è passati dall’intimità notturna di xx ad I See You, che ha aperto spiragli a un movimento più ritmato ed energico.

Almeno con Lifetime, pare che Romy abbia rimosso del tutto le barriere che silenziavano i lavori degli xx e quindi possiamo presumere che con il lavoro solista esca fuori una volta per tutte, con decisione, la sua vena dance e la joy de vivre che scorrono invece placide nei tre album della band. L’ha detto lei, d’altronde, in quella diretta di presentazione, che sarà un disco in cui poserà la chitarra per dare vita ad altro. In questo “altro”, sarà altrettanto interessante capire come si svilupperà la scrittura di Romy, priva del contrappeso di Oliver Sim; anzi, oltre a un paragone col suono tra il suo lavoro e quello della band, sarà forse più interessante – e più opportuno – confrontare sul versante lirico la Romy degli xx dalla Romy in solo.

… e con In Colour di Jamie xx

Beh, se parliamo di un album solista di Romy, non possiamo che buttare l’occhio dall’altra parte, in quella porzione d’anima degli xx che nel 2015 si è sviluppata in qualcos’altro che possiamo definire un gioiello: In Colour di Jamie xx. Rispetto a questa prima scissione dell’atomo, siamo certi che Romy prenderà una strada diversa.

La finezza dell’elettronica di Jamie, le tendenze garage e dubstep, non ci saranno (benché il producer appaia già tra i crediti di Lifetime); Romy è stata chiara in questo, nel live del 19 aprile: le maggiori influenze del suo progetto sono l‘house di Ibiza e legate alla trance music. Quindi, se ora la domanda è “sarà prevalentemente un album da ascoltare in pile Patagonia o da vivere in pista con la canotta retata?”, beh, mettete subito il pile nell’armadio.

Che ruolo ricoprirà Romy?

A questo punto è lecito anche chiederci come si presenterà Romy, in questa nuova avventura, che ruolo vorrà ricoprire. L’estetica che ha accompagnato l’uscita di Lifetime, tra copertina del singolo e video, rimanda tanto alla plastica che caratterizza il pop tra anni ’80 e ’90. Sembra quasi che tutto sia pronto per lanciare una nuova popstar, la quale sale sul palco in body, microfono ad archetto e mega corpo di ballo androgino al seguito.

La copertina di ‘Lifetime’

Ma insomma, attraverso soprattutto le sue parole su Dazed e un messaggio di Jamie, sappiamo anche che il progetto solista sarà per Romy l’occasione di tornare alle sue origini nel mondo della musica: occupare il posto dietro alla consolle e far ballare l’intero dancefloor, come faceva nei locali gay di Soho prima di vincere il Mercury Prize con la sua band e come stava facendo in epoca pre-covid, passando anche per il Club To Club di Torino.

Le fattezze di Lifetime richiamano l’euro-dance, ma anche gli anni ’10; si passa dai Culture Beat a Robyn. Ma anche qui, è difficile pensare che l’album sia solo attraversato da questo filo. Sarà interessante vedere dunque come Romy saprà gestire i tre vertici della sua potenziale figura, tra popstar, cantautrice e dj.

E le collaborazioni?

Quello di Romy sarà un lavoro globale? La domanda è lecita soprattutto vista la sua presenza in tante e varie produzioni recenti, che spaziano dalla collaborazione con Jehnny Beth delle Savages a quella con Dua Lipa in Electricity, premiata ai Grammy. Il raggio d’azione dei membri degli xx, nella loro carriera decennale, si è ampliato di molto, e qualora ce ne fossero, le eventuali collaborazioni nel disco potrebbero dire tanto sullo status che Romy ha raggiunto nell’ambiente discografico internazionale – augurandoci che siano un arricchimento per il disco e non una posa fine a sé stessa.

Un featuring con Dybala?

Ecco appunto. Al fantaromy, Dybala a 1 è sempre un buon investimento.

Abbiamo setacciato insomma qualche suggestione, fondata su niente di serio. Per quanto riguarda i dati ufficiali, ci basiamo ancora soltanto su quello che Romy ci ha detto il 19 aprile, e che effettivamente si è rispecchiato in Lifetime: nonostante sia stato sviluppato in piena pandemia globale, ci aspetta un disco ottimista, che sarà divertente.

Noi allora non vediamo l’ora che arrivi qualche nuovo assaggio di questo progetto, senza dimenticare che anche Jamie xx, e gli xx in generale, in questo 2020 hanno stuzzicato e non poco le fantasie dei fan.