Giugno 2013: sulle note della commovente Home di Gustavo Santaolalla il finale di The Last of Us sancisce la chiusura della generazione PlayStation 3. Un finale col botto, straziante e intimo come pochi altri nel medium, ma soprattutto un perfetto modo per salutare una console compagna di innumerevoli avventure. Lo scenario di oggi è analogo a quello di sette anni fa, e proprio il sequel di The Last of Us ha avuto il compito di accompagnarci verso la nuova generazione verso la quale stiamo per entrare.

Come spesso accade in momenti di questo tipo è normale guardare al passato con occhio nostalgico. Abbiamo pensato quindi di raccogliere dieci colonne sonore originali tratte da altrettanti giochi che hanno segnato la storia di PS4, mentre ci prepariamo ad accogliere il futuro al fianco delle nostre tv con l’arrivo di PlayStation 5.

10. Woody Jackson – The Fine Art of Conversation (Red Dead Redemption II, 2018)

È già da tempo che i generi cinematografici hanno preso piede all’interno della scena videoludica, ma restiamo comunque a bocca aperta per come Red Dead Redeption II riesca a restituire in ogni dettaglio un panorama da western. La colonna sonora del gioco, poi, tra ballate da saloon e pezzi di armonica, contribuisce enormemente all’immersione. Garantito.

9. Joris de Man – Aloy’s Theme (Horizon Zero Dawn, 2017)

Forse uno dei lavori più impressionanti della generazione, con Horizon Zero Dawn i Guerrilla Games prendono le distanze dalla saga di Killzone in tutti i sensi. Quest’avventura in salsa GDR è in grado di lasciare senza fiato anche i non appassionati del genere, fosse anche solo per le musiche di Joris de Man che accompagnano il viaggio di Aloy.

8. Shoji Meguro – Rivers in the Desert (Persona 5, 2017)

Applaudito dalla critica come uno dei migliori JRPG della storia, Persona 5 trasuda stile per ogni istante delle cento e passa ore della sua durata. Lo scontro con il boss finale è forse uno dei più impegnativi e appaganti mai visti su PS4, e la colonna sonora vi farà venir voglia di essere in un karaoke di Shibuya.

7. Akira Yamaoka – Silent Hill Theme (P.T., 2014)

Ve la ricordate quella volta che Hideo Kojima e Guillermo del Toro avevano fatto squadra insieme a Norman Reedus per rilanciare una delle saghe horror più famose di tutti i tempi? Se la risposta è sì, avrete sicuramente ancora l’amaro in bocca per come sono andate a finire le cose. Almeno ci rimangono i ricordi di uno dei teaser più iconici di sempre, anche grazie all’inconfondibile attacco della colonna sonora del primo Silent Hill che lo chiudeva, rivelandone la vera natura.

6. Cristopher Larkin – City of Tears (Hollow Knight, 2017)

Hollow Knight è la prova che la passione può dare frutti davvero incredibili. Un team di appena quattro persone confeziona uno degli indie game più iconici degli ultimi anni, capace di affascinare e meravigliare in ogni suo dettaglio. L’arrivo alla Città delle Lacrime è forse uno dei momenti più indimenticabili dell’intera esperienza, anche grazie all’egregia colonna sonora.

5. Mick Gordon – Rip & Tear (Doom, 2016)

Che amiate o meno le schitarrate brutali della colonna sonora di Doom, bisogna ammettere che Mick Gordon è riuscito nell’ardua impresa di catturare l’essenza di un gioco così aggressivo e dinamico in musica. La colonna sonora del più recente Doom Eternal non è da meno, ma non possiamo esimerci dal citare quello che è forse il pezzo più iconico dell’intera soundtrack.

4. Magic Sword – The Way Home (Hotline Miami 2: Wrong Number, 2015)

Ok, ok, qui abbiamo barato. The Way Home non è stato scritto apposta per Hotline Miami 2, così come tutti gli altri brani della colonna sonora dei due capitoli di una delle saghe più importanti della scena indie videoludica – così importante da meritarsi un cameo in The Last of Us – Parte II. A nostra discolpa, la colonna sonora di Hotline Miami è diventata così iconica da essere imprescindibile dal videogioco, e il brano che abbiamo scelto fa da sfondo a uno dei livelli più emozionanti del secondo capitolo. Se siete fan di Drive, Pac-Man, Apocalypse Now e/o elettronica acidissima e non conoscete Hotline Miami dovete buttarvici subito.

3. Bear McCreary – Lullaby of the Giants (God of War, 2018)

Raccogliere l’eredità di una delle saghe più fortunate degli ultimi quindici anni non è compito semplice, ma il successo di pubblico e critica dell’ultima opera dei Santa Monica Studios dimostra come il cambio di location ha fatto solo bene a Kratos. Bear McCreary riesce nell’arduo compito di restare fedele alle sonorità elleniche dei vecchi capitoli, riadattandole in chiave norrena. Il risultato? Suite impressionanti e maestose. Ascoltare per credere.

2. Yuka Kitamura – Ebrietas, Daughter of Cosmos (Bloodborne, 2015)

Forse la prima vera killer app di PS4, sicuramente una di quelle esclusive imperdibili per i quali i fan si strappano i capelli. Il capolavoro From Software rifinisce e ridefinisce la struttura dei soulslike lanciata nel 2009 con Demon Souls, e come da tradizione le colonne sonore sono da brividi. Lo scontro con una delle divinità lovecraftiane che popolano il mondo di Bloodborne è forse uno dei momenti musicali più alti in assoluto della scorsa generazione.

1. Gustavo Santaolalla – Home (The Last of Us Remastered, 2014)

Ok, abbiamo barato di nuovo. E abbiamo già citato questo pezzo in apertura. E tecnicamente The Last of Us è un titolo PS3. Ma andiamo, avete visto la sequenza finale? Avete sentito di che pezzo stiamo parlando? Poco importa che la versione Remastered sia comunque uno dei giochi più venduti su PS4, Home è una di quelle rare colonne sonore che ti porti dentro per sempre, la chiusura di un’era che echeggia per tutta quella successiva, lasciandoci immaginare cosa potrà mai riservarci il futuro. Per il momento non possiamo far altro che aspettare. E giocare.