Dal fondo della sala del Cage Theatre di Livorno si apprezzano i fasci di luce colorata che proiettano sin dall’inizio il live nella dimensione giusta. Intermittenza, spruzzate di vapore e la sagoma di Cosmo al centro del palco, che suona prestando il fianco destro al pubblico e spara la cassa martellante di Cazzate. La gente gradisce.
Per avere una visione più completa di quello che sta accadendo, durante Le Voci decido di inoltrarmi nella folla, e più mi faccio spazio verso il palco, più noto un clima di allegria generale, una giungla divertita che non sta mai ferma. Quello che si nota è anche la notevole percentuale di gentil sesso presente nelle prime file, adorante MJB (Marco Jacopo Bianchi) aka Cosmo.

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Il live comprende l’intera tracklist dell’ultimo album L’Ultima Festa, e si riserva di pescare nel precedente Disordine (2013) solo per il bis con Le Cose Più Rare e Ho Visto Un Dio. Cosmo alterna ai pezzi cantati momenti di profondità strumentale, come nella dilatatissima Impossibile e nei passaggi da un brano all’altro, riuscendo a esibire una varietà di generi  con grande disinvoltura.

Per L’Ultima Festa Cosmo prende alla lettera il titolo e ricrea un festino sul palco, con un invito a salire rivolto incredibilmente anche ai maschi. Nel prendere il mio posto mi imbatto in Emiliano Colasanti (42 Records) che con fare pacato mi intima di stare “attento ai fili cazzo!”. Severo ma giustissimo.

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Unico appunto: la festa potrebbe durare di più. Ma ha tutta l’aria di non essere l’ultima.