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Il dilemma è amletico: dress code o no?

Dopo le polemiche sorte negli scorsi giorni riguardo il dress code “elegante” suggerito dal gruppo durante i loro concerti, gli Arcade Fire invitano tutti a “rilassarsi” e a godersi lo spettacolo. Per questo abbiamo incaricato Claudia, un’inviata speciale (non troppo inviata, visto che a Berlino ci vive in pianta stabile) di tastare la situazione e dirci cosa accade veramente durante le date zero del tour degli Arcade Fire. Interessante notare come gli eventi (o secret show che dir si voglia) siano stati annunciati usando il loro pseudonimo enigmatico, THE REFLEKTORS.

Ecco il suo racconto dello show a Berlino.

19.11.2013 – Arcade Fire@Astra Kulturhaus, Berlin.

“Sono le 19:30 ed adottando una puntualità teutonica, mi avvicino all’ingresso dell’Astra Kulturhaus, dove trovo un gruppetto di persone, più teutoniche di me. E’ stato richiesto di partecipare al concerto mascherati o per lo meno indossando un “eleganten Abendoutfit”. Io opto per il compromesso: abiti eleganti e mascherina con specchietti, tipo strobo. All’ingresso, per chi si fosse dimenticato di travestirsi (o avesse fatto finta di dimenticarsene…) è possibile farsi truccare dagli addetti ai lavori.

Proprio mentre inizio a pensare che “per non fare tardi, forse ho cannato da Dio”, ecco che si avvicina un’Hummer Limousine da cui esce un gruppetto di suonatori Mariachi, seguiti dagli Arcade Fire con il volto coperto dalle maxi maschere di cartapesta dei loro alter ego – THE REFLEKTORS, appunto.

Le allegre melodie messicane accompagnano la band all’interno del locale, dove si aprono le danze su una playlist a base di Talking Heads, The Clash e altra robetta molto groovy. Vincendo la mia proverbiale timidezza, mi faccio immortalare in compagnia di questi pupazzi danzanti che nascondono  i miei beniamini. Sono molto felice. Poco prima che il concerto abbia inizio, veniamo addestrati ai passi che dovremo eseguire sulle note di “We Exist”. So già che mi dimenticherò tutto, ma non importa.

Quando il locale ha ormai raggiunto temperature tropicali, ecco che si sente l’inequivocabile “My body is a cage that keeps me from dancing with the one I love”: ecco che si accendono le luci ed il concerto inizia con il singolone Reflektor.

Tutti sono carichissimi, soprattutto Win che si scatena improvvisando uno stage diving, versandosi in testa la mezza pinta di un fan e raccontando aneddoti (più o meno) divertenti. L’album Reflektor è protagonista indiscusso della serata, con qualche incursione nel passato, tra cui una dolcissima Sprawl II ed una commovente Wake Up.

Posso tornare a casa felice e contenta e piena di coriandoli.”

Per avere un’idea della serata, vi rimandiamo a questo link dove potete vedere diversi interessanti outfit adottati dai compari tedeschi.