Lo Huang He, o se preferite Fiume Giallo, è il secondo corso d’acqua più lungo della Cina, ben 5464 chilometri. È una bestia, praticamente attraversa lo Stato da una parte all’altra orizzontalmente, attorcigliandosi su se stesso e gettandosi in numerosi laghi, fino a sfiorare la Mongolia e ridiscendere, salvo poi risalire per tuffarsi finalmente nel Mar Giallo vicino a Dongying, nella provincia dello Shandong. È considerato il “fiume più sabbioso al mondo” per i sedimenti di löss contenuti al suo interno (da qui il nome giallo), ed è conosciuto come il Dolore della Cina per il suo carattere difficile, che lo porta a esondare spesso in vari punti del percorso, allagando le pianure cinesi.

Ma perché questo momento Piero Angela?“, vi starete chiedendo. Su Deer Waves non si parlava di musica? Beh miei cari, il punto è che qualcuno ha deciso di dedicare un intero album a questo fiume, e caso vuole che sia proprio quello di cui stiamo per parlare. Yellow River Blue è il disco di debutto di Yu Su da Vancouver, ma originaria di Kaifeng, cittadina di 4 milioni di abitanti sulle sponde del Fiume Giallo. YRB arriva dopo un EP e una manciata di singoli, è stato registrato in giro per il mondo ed è un album basato sui dualismi: tra ambient e techno, oriente e occidente, acqua e fango, dancefloor e giardino zen.

Il ricordo delle piene dello Huang He dev’essere ancora vivido nella mente di Yu Su per essere diventato cardine della narrativa di un intero disco, che, peraltro, si apre nel solco di una tradizione ben precisa. Prendete ad esempio Xiu, che ruota infatti attorno ad un riff di pipa, strumento tradizionale cinese, settando da subito il tono di Yellow River Blue: la musica è elettronica, ma è contaminata da tradizione, natura e pause ambientali. Si balla e si respira, insomma.

A brani più classicamente upbeat (Melaleuca, Gleam) se ne contrappongono altri più stravaganti: Klein è il momento più acido e meno melodico dell’album, un dub metallico che si dipana su una nenia tradizionale cinese, mentre la conclusiva Melaleuca – at night incorpora melodie classicamente orientali nel suo preciso schema di beat. Touch-Me-Not, infine, è bellissima nel suo tremolante equilibrio: un tappeto di pad in crescendo continuo, sembra una di quegli insetti che corrono sull’acqua, leggeri e costantemente in bilico.

Yellow River Blue è una bellissima sorpresa, ispirato e permeato da una delle scene musicali più vibranti e poco considerate al mondo. Yu Su riesce a bilanciare perfettamente le sue anime da dj e sound artist in un album che esattamente come lo Huang He scorre placido, per poi esondare quando nessuno se lo aspetta.

Tracce consigliate: Melaleuca, Xiu, Touch-Me-Not