OCCHIO CHE I WHITE LIES HANNO FATTO UN ALBUM DECENTE.
Può far ridere, ma dopo quella ciofeca di Ritual sono riusciti di nuovo a tirare fuori un disco ok, qualcosa che faccia capire che To Lose My Life non era stato solo un debut-botta-di-culo.
I pezzi ci sono: Big TV ha la portata enorme da coro di stadio (anche se dubito che i White Lies da soli riempiranno mai San Siro), una cosa tra Money For Nothing dei Dire Straits e Learning To Fly degli ultimi Pink Floyd; There Goes Our Love Again segue l’ottima linea del primo album, quasi cercando di far dimenticare Ritual. I’ll Be Your Man e Goldmine funzionano bene.
Il resto va a traino: ci sono le molte canzoni decenti, i pochi brani brutti (Mother Tongue e Tricky To Love) e addirittura gli interludi affidati ai synth, questa volta protagonisti del suono dei White Lies, che cercano di essere ambient in Space I e Space II e che cercano di imitare i Muse altrove (Get Even), comunque fanno il loro lavoro e, soprattutto in Big TV, sono funzionali a creare quella bella atmosfera anthemica da mainstream ’80s.
Sì ancora Big TV. Temo rimarrà nelle playlist del 2013 come guitly pleasure.
Tracce consigliate: Big TV