Sdraiato sulla pancia su una serie di ciotole appuntite dalle quali scorre acqua, in un qualche modo al pari di una bottiglia rovesciata per metà sul bordo del tavolo.

Tipped Bowls.
Tipped Bowls è il debut album di Taragana Pyjarama, per gli amici Nick Eriksen un danese originario di Copenaghen, ancora giovane, capace di passare la giornata a contarsi le dita per poi spiegarti che cosa ha realmente fatto in un momento successivo.
Tipped Bowls è musica elettronica, non aggressiva, adatta ad un ascolto casalingo, intimo e sofisticato, un giro di boa fra le proprie quattro mura passando dall’acqua nel lavandino al portachiavi caduto in terra.
Uhm sì, vero in parte, Tipped Bowls è capace anche di buttarle giù quelle quattro pareti di gesso coi suoi colpi di cassa o le sue linee di basso, un suono tondo che ti viene addosso, e che poi inevitabilmente svanisce, si spegne in suoni perpetui, tibetani, atavici.
Un lavoro onesto, niente da dire, difficile rimanerne sorpresi forse, facile immaginarsi altre linee, altre soluzioni in un disco che resta comunque un lavoro aperto, un continuo mettersi in discussione, che in un qualche senso apprezzo, questo è un modo ci dice. O così ho capito io.