Terzo disco del folkman più alto della terra, Tallest Man On Earth porta ai suoi fan e ascoltatori occasionali, la sua ultima fatica: There’s No Leaving Now. Canzoni tristi che di triste hanno solo il ricordo del vecchio Tallest Man On Earth. Un disco ombra del talento di Kristian Matsson che arrampicandosi a fatica in un sentiero malinconico, incespica spesso negli arrangiamenti banali, nelle linee vocali assolutamente insufficienti, paragonate a quelle di Wild Hunt o di Shallow Grave. Canzoni bruttine, purtroppo, nonostante l’inizio quasi giusto, There’s No Leaving Now si perde nella banalità e nella pacatezza di un cantautore che è diventato la cover band di se stesso. Mi dispiace tanto, sufficiente se fosse stato un timido esordio. Nessuna pietà, invece, per colui che ha scritto Love Is All e King Of Spain. Continuerò però a volerti bene Kristian, quella sera all’hana bi fu bellissima. <3