È quasi fastidioso ammetterlo, ma ecco un altro gioiellino firmato Captured Tracks. L’album in questione è questa volta il sophomore dei Soft Metals, che già avevano ammaliato tutti con la synthwave del loro debut (sempre CT) nel 2011 e che ora si impongono definitivamente come l’act più dancefloor-oriented del lotto. Sin dai primi secondi di Lenses emerge uno smisurato feticismo per i synth analogici, una devozione lussuriosa nel confronti dell’arpeggiator, un’onesta simpatia per le solide bassline houseggianti e un amore sincero per la cassa in 4/4. Questa, in percentuali variabili a seconda dell’episodio preso in considerazione, è la formula alla base del sound dei Soft Metals, che deve però fare i conti con l’altra anima del duo di Portalnd: la sensuale voce di Patricia Hall, che, emergendo eterea dalla pista da ballo, fa il bello e il cattivo tempo, piegando il mood di ogni brano al suo intrigante erotismo (Tell Me, No Turning Back) o al suo decadente romanticismo (When I Look Into Your Eyes, On A Cloud).

Il connubio tra le due anime dei Soft Metals genera quindi un contrasto tra un sound che posiziona un dream pop in salsa più wave possibile in un dancefloor targato ’80s, generando un ibrido in cui dolcezza e ballabilità non si sminuiscono l’un l’altro, anzi si esaltano generando quindi brani magnetici come la title-track, che strega al primo ascolto con il sodalizio trascinante tra bassline e cassa dritta da un lato e una linea vocale intrigante come non mai dall’altro, o come In The Air, in cui sia la componente dream pop che quella house sono portate all’estremo e, tra vorticanti arpeggiatori, ne esce il pezzo dream pop più ballabile dell’anno. Anche esulandosi comunque dalla voce di Patricia, i Soft Metals dimostrano comunque di saper generare brani di ottima fattura: è il caso degli otto minuti arpeggiator-only dell’onirica traccia di chiusura Interobserver, ma soprattutto della cavalcata synthwave che è Hourglass, una piece strumentale nei perfetti canoni del duo che, privata della sensualità dreamy della Hall, rivela una potenza cosmica e mistica. Un disco da cui lasciarsi conquistare, smuoverà sia le gambe che il cuoricino.

Tracce consigliate: Lenses, Tell Me, In The Air.